//Alinari, 150 anni di foto a disposizione di tutti

Alinari, 150 anni di foto a disposizione di tutti

di | 2021-02-26T19:13:22+01:00 28-2-2021 7:05|Top Blogger|0 Commenti

“Oggi si apre ufficialmente un capitolo tutto nuovo di una grande storia, la Fondazione Alinari per la Fotografia restituisce vita a un patrimonio fotografico d’inestimabile valore, sia sul piano storico che culturale, a livello regionale, nazionale e internazionale“: sono le parole del governatore della Toscana, Eugenio Giani, nel presentare il Faf (Fondazione Alinari per la Fotografia), uno dei patrimoni fotografici più ampi e ricchi del mondo. La storia dell’immenso patrimonio fotografico Alinari inizia nel 1852 quando i fratelli Leopoldo, Giuseppe e Romualdo realizzarono il primo laboratorio fotografico e fondarono la ditta F.lli Alinari. Undici anni dopo, sempre a Firenze, crearono il più antico stabilimento fotografico del mondo, nel palazzo in via Nazionale, oggi largo Alinari, che per oltre 150 anni è stato la sede della ditta.

Giuseppe, Leopoldo e Romualdo Alinari

Un anno fa la Regione Toscana ha acquisito l’archivio fotografico Alinari, e presto l’imponente raccolta sarà disponibile al pubblico grazie all’attività di promozione e valorizzazione di FAF Toscana. “Grazie all’operazione politica e culturale avviata dalla Regione che è culminata nella creazione della Fondazione Alinari – evidenzia Giani – siamo oggi in grado di mettere a disposizione di tutti, cittadini, studiosi e ricercatori, il racconto di 150 anni della nostra storia attraverso documenti di grande pregio e di grande bellezza e promuovere la conoscenza di un patrimonio che è una fonte storica unica”.
A presiedere la fondazione sarà Giorgio van Straten, fiorentino, precedentemente alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura a New York, consigliere di amministrazione della Biennale di Venezia, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo a Roma e consigliere di amministrazione della RAI. Direttrice è Claudia Baroncini, già curatrice delle collezioni civiche di Imola e figura di riferimento per la valorizzazione dei musei e sistemi museali toscani dal 2018.

Acquaiolo napoletano (dall’archivio Alinari)

La Fondazione Alinari per la Fotografia sorgerà a Villa Fabbricotti, in via Vittorio Emanuele II a Firenze dove saranno collocati l’archivio, gli uffici e il centro di ricerca. E’ già in programma una serie di esposizioni con mostre ed eventi in sedi esterne sparse in luoghi strategici del capoluogo toscano.
L’archivio si divide in patrimonio analogico e patrimonio digitale. Il primo conta un totale complessivo di 5.020.916 beni fotografici, numerosi dei quali unici, databili dal 1840 ai nostri giorni. È composto da tre principali nuclei: materiale fotografico (positivi, stampe e album fotografici, negativi sia su lastra di vetro che su pellicola e incunaboli come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, e altri oggetti unici); materiale bibliografico (una ricchissima biblioteca specializzata, con volumi, riviste e libri rari); materiale strumentale (apparecchiature fotografiche, attrezzature storiche da atelier, corredi e strumenti tecnici). A queste raccolte si aggiunge il fondo legato all’attività della Stamperia d’Arte Alinari che conserva negativi, stampe, cataloghi commerciali oltre ai macchinari, tra cui una preziosa macchina per la stampa in collotipia.
Studiosi, tecnici di settore, professionisti e appassionati sono convinti che trasformare l’archivio Alinari, insieme al Mufoco di Cinisello Balsamo, in un centro espositivo e di ricerca aperto al pubblico vuol dire iniziare un nuovo importante capitolo della storia della fotografia in Italia. Un progetto che punta tra l’altro a dare il via alla realizzazione del primo Museo nazionale della Fotografia all’interno della Triennale di Milano.

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