ROMA – Eva Kant, frutto del genio delle sorelle Giussani, appare per la prima volta sulle scene del fumetto nel marzo del 1963, nell’episodio “L’arresto di Diabolik”, da quel momento diventa l’inseparabile compagna del Re del Terrore con il quale condivide lo stesso pensiero e lo stesso stile di vita. Ad Eva, a 55 anni dalla prima pubblicazione, viene dedicato un volume in uscita il 28 agosto nelle librerie e fumetterie dal titolo Eva Kant entra in scena (Astorina – Oscar INK, pp. 184, Euro 19): un vero e proprio remake del loro primo incontro, sapientemente realizzato dagli autori Mario Gomboli e Tito Faraci e dal disegnatore Giuseppe Palumbo, questa volta narrato da Eva attraverso i suoi punti di vista.
La scrittrice e giornalista Concita De Gregorio scrive nella prefazione: “È feroce, è stupenda. Un incrocio fra Kim Novak e Grace Kelly, la Donna Bianca. Fredda, suadente, irresistibile. Quelle donne che fanno impazzire gli uomini (e le donne, certo) nel desiderio di espugnarle perché non sono di nessuno, non sai mai cosa pensano, non ti lasciano entrare nei sogni e forse mentono quando sorridono, e poi no invece ti tendono la mano e ti salvano la vita ma sempre resta il dubbio che spariscano, un giorno, senza lasciare nell’armadio neppure l’odore degli abiti. Incantevoli, gli abiti. Mai una maglia slabbrata nell’afa di agosto, mai un pigiama di felpa a gennaio. Quelle donne che hanno bisogno di te – credi – ma mai quanto tu hai bisogno del loro bisogno”.
Bionda, bellissima, occhi chiari, Eva è la vedova di Lord Anthony Kant, ricco aristocratico sudafricano morto in circostanze misteriose durante una battuta di caccia, ma non si tarderà a scoprire che in realtà a spingere Lord Kant tra le fauci di una pantera sia stata proprio l’attraente moglie per accaparrarsi l’eredità. Eva infatti si dichiara sin dal primo incontro con Diabolik come una donna pericolosa e quando lui l’avvicina travestito da cameriere, per rubarle un favoloso gioiello è lei stessa che rivela trattarsi di un falso. L’affascinante e aristocratica Eva ha anche un passato equivoco e avventuroso, ma riesce facilmente a conquistare il geniale ladro. Dopo che lei lo aiuta a evitare la ghigliottina con un piano “diabolico”, i due diventano inseparabili.
Nel tempo la raffinata eleganza e la misteriosa sensualità aiuteranno ad addolcire di più il personaggio di Lady Kant rendendola matura ed in grado di brillare di luce propria infatti in alcuni episodi è lei la protagonista del fumetto meritando l’attenzione dovuta ad un personaggio divenuto icona indiscussa nel panorama femminile.
Paolo Paglialunga
Nella foto di copertina, Eva Kant, la compagna di Diabolik
Bravo Paolo, affascinante descrizione della compagna di Diabolik……. fumetto intramontabile!
Diabolik un mito , per noi che siamo nati negli anni sessanta con le sue avventure ci ha accompagnato nella nostra infanzia e adolescenza .Nonostante il ruolo “ criminale “ ognuno di noi avrebbe voluto esserlo , la sua auto , i suoi trucchi , geniale , e poi Eva icona di eleganza , femminilitá e bellezza .
BRAVO PAOLO…HAI ESALTATO IN MODO ENCOMIABILE LA FIGURA DI SUPER DONNA DI EVA KANT…MI SONO SOFFERMATA A PENSARE SUL CONCETTO DI DONNA DI NESSUNO , E DONNA IRRAGIUNGIBILE…DI DONNA FREDDA…..QUESTO TIPO DI DONNA MOLTO AUTONOMA FORTE E INDIPENDENTE ….A ME PERO’ RISULTA QUELLA CHE TUTTI GLI UOMINI SFUGGONO ………..UN CONSIGLIO ALLE DONNE REALI LO VOGLIO LASCIARE: NON FATEVI MAI VEDERE COSI FORTI PERCHE’ NON AVVICINERETE MAI UN UOMO…..GLI UOMINI TEMONO IL CONFRONTO……..E CERCANO SOLO DONNE DEBOLI….O FEMMINE!