MILANO – La comunità dei poeti ricorda l’amico, pittore, illustratore, disegnatore, poeta, scrittore e giornalista Enrico Ratti morto per Covid-19 all’ospedale di Mantova all’età di 69 anni, il 21 febbraio scorso. Nato a Mantova nel 1952, si era laureato negli anni ’70 al Dams di Bologna con una tesi sull’opera di Cesare Zavattini. Dopo la laurea ha sperimentato con successo di pubblico e di critica tutte le varie forme d’arte.
Formatosi nella Bologna intellettuale degli anni Settanta da subito coltivò l’interesse e la spinta verso il neorealismo proseguendo il lavoro iniziato con la tesi di laurea. Molto attento ai movimenti culturali degli anni ’90, seguì anche una certa filosofia d’avanguardia al seguito di Armando Verdiglione. Riguardo alle arti figurative è stato protagonista di numerose mostre con i suoi dipinti, sia in Italia che all’estero. Come giornalista ha incontrato e intervistato artisti, scrittori, intellettuali viaggiando e visitando numerose città italiane e straniere. Negli anni ’90 ha collaborato con la Voce di Mantova in veste di editorialista; dal 2000, intervistò artisti, scrittori, intellettuali e dissidenti di Oriente e Occidente per il settimanale “La Cronaca”.
Vincitore nel 2005 del premio letterario Laurence Olivier e Vivien Leight, nel 2002 ha pubblicato il romanzo “Delinquenti nati” dove manifestò un brillante talento narrativo-storie vere della mala mantovana degli anni ’60 – ’70, edito da La Cronaca Editrice. Nel 2007 diede alle stampe il poemetto “Canti di Cipada”, nel 2008 pubblicò il libro di disegni “Manuale intellettuale”. Nel 2010 fu autore del saggio “Manifesto per l’Europa”. Per Gilgamesh Edizioni ha pubblicato “Il taccuino dei dannati” (2015), dedicato ai poeti maledetti francesi del XIX secolo. Per la stessa casa editrice ha firmato nel 2019 la raccolta di poesie “Blasfemie”. Nel 2012 Ratti fu tra i fondatori dell’associazione La Corte dei Poeti, e presidente tra il 2017 e il 2018.
“Enrico mi mancherà soprattutto per la sua vitalità, la sua generosità intellettuale e il suo impegno nel fare cultura. Sin dal 2015 abbiamo realizzato assieme tanti progetti nell’ambito del Festival Mantova Poesia” dice Stefano Iori, direttore artistico della rassegna poetica, ricordando anche la collaborazione di Ratti a Poesia e Thanatos, performance poetica presentata in anteprima nel 2018 alla Casa del Mantegna. “Fu un lavoro singolare, scrivemmo il testo assieme – dice ancora Iori – nel contesto di un dialogo fra me, il poeta, e lui, la Morte. Un testo che, oggi più che mai, mi procura brividi”.
Grande uomo di cultura, appassionato di arte, letteratura e teatro ha partecipato e organizzato eventi culturali di spessore in Italia e all’estero. Amico e sostenitore del Piccolo Museo della Poesia di Piacenza ha partecipato a diverse iniziative per la salvaguardia dello stesso manifestando con altri poeti a Firenze e Piacenza. Poeta verseggiatore ha diffuso con la sua voce calda e profonda i versi delle sue poesie, sempre di grande spessore, declamate con grade partecipazione ed ironia, da vero mattatore, ad un pubblico attento e interessato. Colonna portante del Libro-rivista Tam Tam Bum Bum, lascia un grande vuoto nel collettivo editoriale e nel gruppo di poeti di cui faceva parte e con i quali amava condividere i suoi versi poetici.
Il 27 febbraio Enrico Ratti avrebbe dovuto essere tra i protagonisti di un dialogo online con il poeta milanese Paolo Agrati nel calendario di Mantova Poesia. Numerosi i contributi poetici da parte di tutti gli amici di penna che hanno voluto dare un saluto all’amico e poeta attraverso i social. A causa delle restrizioni imposte dal Covid poche le persone che hanno potuto dare l’estremo saluto al poeta Enrico Ratti. In primavera, all’aperto, appena sarà possibile, è prevista una cerimonia di commemorazione. Impegno di tutta la comunità poetica è quello di mantenere viva la voce di Enrico Ratti attraverso la divulgazione dei suoi scritti e dei video registrati nelle diverse iniziative poetiche a cui ha partecipato nel tempo.
A conclusione questi brevi ed efficaci versi del poeta:
E noi qui, a piedi scalzi,
sulla riva di un oceano
immenso e selvaggio
in un coro di lingue spezzate
Margherita Bonfilio
Complimenti per questo racconto rivolto ad un Artista.
Brava la scrittrice che ha reso onore all’artista Enrico Ratti.