PIACENZA – Edoardo Ferrari è un bambino di 10 anni, frequenta la 5E della scuola primaria “Renzo Pezzani” di Piacenza e nel tempo libero, dopo aver studiato e fatto i compiti, ama dedicarsi alla sua grande passione: il kickboxing. E proprio nel praticare questa attività che Edoardo si è reso protagonista di un ammirevole gesto di fair play ai Campionati italiani assoluti e Trofeo Italia svoltisi al PalaInvent di Jesolo (19-22 maggio).
Il piccolo piacentino infatti è salito sul tatami concentrato e pronto per affrontare il rivale nella categoria Young Cadet (10-12 anni) al limite dei 32 chilogrammi nel Light Contact. Aveva voglia di divertirsi e di dimostrate il suo valore nello sport tanto amato e per questo si era preparato accuratamente nei giorni precedenti alla competizione insieme agli istruttori della palestra Yama Arashi di Piacenza: il plurititolato Davide Colla ed Erika Boselli, oltre al maestro Gianfranco Rizzi, persone che ben interpretano i valori fondamentali dello sport e in particolare del fair play, ponendosi come educatori ancor prima che tecnici. Sugli spalti a tifare per Edoardo anche Tommaso, il fratello maggiore, la mamma Monia e il papà Andrea in trepidante attesa per la sfida del loro piccolo beniamino.
All’interno del PalaInvent però c’è agitazione, qualcosa non va. Sembra che lo sfidante di Edoardo sia in ritardo per un problema di viabilità. I giudici attendono fiduciosi, anche Edoardo attende. Ma non c’è nulla da fare, il rivale non arriva. Allora i giudici, trascorso il tempo limite consentito dal regolamento per presentarsi all’incontro, assegnano la medaglia d’oro e la vittoria a tavolino a Edoardo che, non molto soddisfatto, dopo le foto di rito, torna a sedersi in tribuna a tifare per i compagni di squadra impegnati nelle altre categorie, con una medaglia al collo che non gradisce per come è arrivata.
Poi però il colpo di scena. Lo sfidante di Edoardo si presenta al PalaInvent per la sfida, seppur in netto ritardo, e allora Edoardo decide di riconsegnare la medaglia e la vittoria ai giudici per sfidare davvero il rivale mettendo in palio il titolo visto che non riteneva giusto e onorevole vincere così. Un gesto di grande fair play nel pieno rispetto dello sport e dell’avversario. Per la cronaca poi nell’incontro reale Edoardo è riuscito lo stesso a vincere l’incontro, aggiudicandosi con pieno merito (questa volta sul campo, anzi sul tatami) il titolo e la medaglia d’oro e dando un profondo valore simbolico a tutto l’evento. Non sappiamo ancora se in futuro il piccolo Edoardo diventerà uno sportivo professionista o farà altro nella vita, di certo però con il suo esempio ha dato a tutti una bella lezione di correttezza e di fair play. Questo è lo sport che ci piace raccontare.
Grazie Edoardo, campione di sportività.
Paolo Paglialunga
Una bella pagina di sport e dei valori che dovrebbero accompagnare sempre questa disciplina.
Il gesto di Edoardo ha dimostrato che più dei meriti acquisiti più o meno lecitamente, conta la stima per se stessi ed il rispetto verso l’avversario.
Onore al piccolo, grande atleta e grazie a Paolo Paglialunga che ci ha consentito di conoscere questa bella storia.
Carlo Fabozzi
Un gesto veramente bello, complimenti un bel’articolo!!!
Questi sono i valori dello sport
Edoardo dovrebbe essere preso da esenpio di vero sportivo da tutti gli atleti
Bravo Edo ti auguro di crescere così e bravo Paolo che ogni domenica ci stupisce con la sua poliedrica curiosità
Esempio soryy 4 the mistake
Onore a questo bambino nonostante la sua giovane età e’ stato da esempio soprattutto agli adulti che troppo spesso dimenticano i valori dello sport. Complimenti Edoardo continua così. Bravo Paolo 🤝😘
Complimenti al bambino e un grazie a te Paolo