L’informazione sulla carta stampata lancia l’sos. Vendite a picco, una crisi che non riguarda solo i quotidiani ma più in generale anche settimanali e mensili. In pratica tutto il settore dell’editoria. Secondo i dati negli ultimi dieci anni le vendite sono quasi dimezzate e la tendenza appare sempre al ribasso. Sono calate le vendite, è calata la pubblicità. Il motivo principale è stato internet ma la crisi parte da più lontano e si chiama tv. Internet ha dato il colpo di grazia per la lettura dei giornali. La televisione ha cambiato le abitudini dei cittadini ben prima del web e ha fagocitato gli inserzionisti.
Adesso gli editori dei giornali e gli edicolanti lanciano una campagna di sensibilizzazione con l’intento di riaccendere l’interesse dei lettori verso l’informazione sulla carta stampata. Ma non solo.
“Sensibilizzare i cittadini sull’importanza di comprare e non solo di leggere i giornali perché l’acquisto rende la stampa libera e indipendente; ribadire il ruolo delle edicole quale luogo fondamentale della diffusione della stampa, veri e propri spazi di democrazia e presidi di libertà; sottolineare il valore dell’informazione di qualità”. Questi gli obiettivi della campagna stampa promossa dalla Fieg (Federazione editori giornali) in collaborazione con le organizzazioni sindacali degli edicolanti (Snag, Si.Na.Gi, Uil Tucs, Fenagi, Usiagi Ugl, Cisl giornalai) intitolata “Compra un giornale. Scegli l’informazione di qualità. Edicole e giornali, presidio per la libertà”, partita lo scorso sabato 14 giugno.
La campagna, spiega una nota, si avvarrà di inserzioni sulla stampa quotidiana e periodica. La creatività è a cura di VMLY&R.
“Questa ulteriore iniziativa della Fieg di promozione della stampa, quale fondamentale e insostituibile strumento di conoscenza della realtà, e dell’edicola – ha evidenziato il presidente Andrea Riffeser Monti – impegna tutte le testate quotidiane e periodiche associate e si rivolge direttamente al cittadino, per invitarlo a sostenere con l’acquisto del giornale in edicola l’informazione di qualità e uno spazio di democrazia”.
Alla campagna si affianca a un’altra lotta che la Fieg sta conducendo, contro le rassegne stampa televisive che “saccheggiano” contenuti dai quotidiani col risultato che, spesso, chi segue le trasmissioni del mattino ha già letto, in tutto o in parte, articoli di suo interesse perché gli sono stati presentati in televisione, e non va più a comprarsi il giornale. La federazione ha quindi raccomandato (ma non ha poteri per far rispettare le sue intenzioni) che l’utilizzo della prima pagina dei giornali resti del tutto libero, mentre si è suggerito un limite di tempo massimo, pari a dieci secondi, per la lettura di un articolo e per la sua esposizione in video.
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