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Ci sono i “fiori di Bach” per battere lo stress

di | 2022-11-13T10:17:04+01:00 13-11-2022 6:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

MILANO – I fiori di Bach sono estratti floreali che rappresentano un naturale rimedio per tutti migliorando il benessere interiore ed emotivo. Il nome e l’origine si devono al medico, batteriologo e omeopata di origine gallese nato a Moseley, vicino a Birmingham, nel 1886. Dopo la laurea in medicina nel 1912, per qualche tempo lavorò come responsabile del reparto di pronto soccorso presso l’ospedale dell’University College di Londra. Proprio in questo periodo si fece strada in lui una certa perplessità sull’efficacia dei metodi della medicina ufficiale. Applicando i protocolli terapeutici dell’epoca si accorse che non in tutti i pazienti provocavano le stesse reazioni con la conseguenza che i risultati ottenuti erano diversi.

Iniziò così a studiare la personalità dei pazienti per poi scoprire che in effetti determinati tipi di persone reagiscono allo stesso modo arrivando alla conclusione che di certo la risposta ai farmaci dipende anche dalle caratteristiche della persona e dal proprio bagaglio personale. Quando poi divenne assistente nel reparto di batteriologia e immunologia studiò la connessioni tra i ceppi batterici dell’intestino umano, le conseguenti intossicazioni e la comparsa di malattie croniche. Approfondì le conoscenze mediche e psicologiche anche attraverso le opere di Freud alla ricerca di un sistema terapeutico capace di raggiungere il nocciolo dei problemi. Infine si dedicò allo studio del mondo vegetale e in particolare dei fiori.

Il lavoro di Bach si inserisce quindi perfettamente nell’ambito di una rivoluzione scientifica che aveva visto come protagonista Einstein e che egli conosceva bene, come risulta dai suoi scritti. Dall’uso terapeutico della rugiada floreale di Ildegarda e Paracelso ottenne le prime essenze, quelle che poi diventeranno insieme ad altre i “fiori di Bach”. Ma cosa sono e a cosa servono ? Ha senso parlarne oggi con il progresso tecnologico e farmaceutico di questi giorni? I “fiori di Bach” sono 38 e appartenengono a diverse specie vegetali più una miscela di cinque fiori denominata “Rescue Remedy”. I fiori vengono raccolti allo stato selvatico e poi vengono trattati opportunamente per catturarne l’essenza con un procedimento detto “di potenziamento”. La preparazione richiede procedimenti lunghi e complessi.

Secondo il dottor Edward Bach la raccolta dei fiori deve essere eseguita in particolari condizioni di luce e soltanto nelle prime ore del mattino. Successivamente i fiori, in particolare quelli che sbocciano in estate, devono essere riposti in un contenitore con acqua di sorgente e lasciati riposare al sole. Per quanto riguarda invece le fioriture precoci è necessario che i fiori vengano cotti nell’acqua. In entrambi i casi poi si procede filtrando l’acqua e diluendola in una miscela di acqua e alcol. Ogni miscela racchiude in sé tutte le proprietà dei fiori con cui è stata creata e per questo motivo deve essere somministrata solo quando si presentano determinati sintomi caratteristici. Il dosaggio standard corrisponde ad almeno 4 gocce di prodotto da assumere quattro volte al giorno sotto la lingua oppure lasciandole sciogliere in un bicchiere di acqua. Si consiglia una prima somministrazione al mattino al digiuno, la seconda circa venti minuti prima del pranzo, la terza a metà pomeriggio e l’ultima la sera.

I “fiori di Bach” sono rimedi floriterapici, nati nel campo dell’erboristeria e costituiscono una delle soluzioni naturali più efficaci per la cura dei disturbi emozionali come ansia, depressione, attacchi di panico, insonnia. Lo scopo principale è alleviare il disagio psicologico che sta alla base del sintomo fisico, così da ridurre anche quest’ultimo come sua conseguenza. Uno dei principi fondamentali di questo pensiero è infatti l’idea che il corpo e la mente siano strettamente connessi, e che si condizionino perciò a vicenda. L’idea è che se si riesce a trasformare un’emozione negativa in positiva si può trasformare pure lo stato di generale benessere del corpo.

Utilizzare i fiori di Bach serve a conoscersi nel profondo: esistono infatti 38 tipi diversi di fiori, scegliere quello giusto per le proprie esigenze implica processi di autoanalisi e di profonda introspezione laddove si utilizzi la autoguarigione. Se invece vengono miscelati opportunamente da un operatore esterno, per esempio uno psicologo, questi si avvarrà della percezione che ha avuto durante uno o più colloqui col paziente. Qualcuno usa anche un metodo antico, quello del pendolino, che sfruttando la concentrazione di chi lo esegue si pisizionerà sulla immagine dei fiori più adatti. I fiori di Bach agiscono sulle paure, sulle insicurezze e sulle preoccupazioni personali e facilitano il ritrovamento di una iniziale condizione di equilibrio interiore. Un rimedio naturale che vale la pena di provare.

Margherita Bonfilio

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