Ma in Europa non hanno proprio altro (eufemismo…) da fare che cambiare le etichette dei carburanti? La risposta è semplicemente sì, tanto che la direttiva è già operativa. Addio dunque a benzina verde, diesel e gpl: i carburanti cambiano nome. L’Unione europea impone infatti di uniformare la denominazione dei carburanti in tutti i Paesi membri. Sulle pompe delle stazioni di servizio ci saranno delle etichette che corrispondono alla sigla riportata sul tappo del serbatoio, quantomeno nelle automobili più recenti. Così le benzine saranno contrassegnate da un cerchio con la lettera E, i diesel da un quadrato con la B mentre per i carburanti gassosi la forma scelta è il rombo. Come aggrovigliare la vita dei cittadini, insomma. Ma non era più semplice lasciare tutto com’è ora, tanto gli automobilisti anche quando si recano all’estero sanno perfettamente che tipo di propellente utilizzare per la propria automobile senza bisogno di tante beghe (eufemismo anche in questo caso) mentali? Troppo facile: meglio inventarsi questa genialata.
La direttiva è in vigore esattamente dal 12 ottobre e dunque per i veicoli di nuova immatricolazione sarà subito obbligatoria. I disegnini saranno presenti nell’immediata prossimità del tappo/sportello del serbatoio di
carburante e sul manuale di uso e manutenzione del veicolo. Nel caso dei veicoli più nuovi, potranno
anche trovarsi nel manuale elettronico disponibile nel sistema di infotainment del veicolo. Inoltre, dovranno essere presenti in ogni stazione di servizio sia sul distributore di carburante sia sulla pistola della pompa per
l’erogazione del carburante e nelle concessionarie di tutti i veicoli. Secondo le spiegazioni fornite dalla Ue. l’etichetta vuole essere semplicemente uno strumento visivo che aiuti i consumatori nella scelta del
carburante appropriato per il proprio veicolo. Bisognerà scegliere il carburante che presenta sulla pompa per
l’erogazione una etichetta identica a quella presente sul veicolo: meglio specificare perché a Bruxelles pensano che abbiamo tutti quoziente intellettivo molto basso…
Le nuove regole valgono anche se si è in possesso di un veicolo elettrico o ibrido plug-in, che dovrà essere rifornito con il “carburante” (vettore energetico). appropriato. Le nuove etichette sono entrate in vigore in tutti i 28 Stati Membri dell’Unione Europea, nei paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia) e anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia.
Certo, col tempo ci abitueremo, ma di sicuro ne avremmo fatto tutti volentieri a meno. Di problemi ne abbiamo già tanti e tutti di portata notevolmente superiore che andare a incasinarci (stavolta niente eufemismo) la vita con trovate di questo tipo appare davvero inutile e persino controproducente. Come la curvatura delle banane o le dimensioni dell’ananas: faccende che hanno fatto ridere il mondo intero. I signori della Ue farebbero molto meglio a tutelare le produzioni di qualità (tipo il parmigiano reggiano) invece di pensare a simili baggianate. Ma fateci il piacere, come direbbe Totò…
Buona domenica.
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