VITERBO – Donare qualcosa agli altri è sempre un gesto molto bello ma donare il proprio sangue è un vero e proprio gesto d’amore anche perché bisogna sempre ricordare che, nonostante i grandi passi in avanti fatti dalla scienza e dalla medicina, il sangue non è riproducibile in laboratorio.
“Il sangue si rinnova quotidianamente – sottolinea la dottoressa Silvia Da Ros, primario del Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Ospedale Belcolle di Viterbo – ed anche in caso di donazione questo processo di rinnovamento cellulare avviene senza sofferenze da parte dell’organismo”. “Donare è un gesto che va fatto con la testa e con il cuore ed è assolutamente privo di pericoli – prosegue – anzi, per il donatore, è anche una forma di medicina preventiva se si considera che ogni sacca viene controllata ed eventuali problematiche verrebbero evidenziate e segnalate. Tutti gli individui in buona salute e con un età compresa tra i 18 e i 65 anni possono diventare donatori; per una donazione consapevole basta seguire poche e semplici regole: la sera prima della donazione è sufficiente mangiare in maniera sana e adeguata, senza eccessi; bere molta acqua e riposarsi bene. Inoltre è necessario che siano trascorsi almeno 5 giorni dall’assunzione di farmaci antinfiammatori. Una volta terminata la donazione è consigliabile evitare sforzi eccessivi e attività sportive, non fumare, alimentarsi regolarmente senza esagerare e bere almeno un litro e mezzo d’acqua”.
“Per completezza d’informazione ci tengo a ricordare – conclude la dottoressa Da Ros – che prima della donazione (a meno che non si debbano effettuare esami ematochimici) è meglio evitare di essere completamente digiuni, al donatore è infatti consentito di assumere un caffè o un thè con al massimo due biscotti secchi o fette biscottate evitando però l’assunzione di latte e dei suoi derivati”.
Per diffondere sempre di più e far conoscere l’importanza delle donazioni di sangue e dei suoi emocomponenti, il 14 giugno si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue (World Blood Donor Day). Lo slogan scelto per l’evento di quest’anno dall’Organizzazione mondiale della Sanità è: sangue sicuro per tutti. Ad ospitare gli avvenimenti principali di questa edizione sarà Kigali, capitale del Ruanda. Al termine della manifestazione è previsto il passaggio di consegne con i rappresentanti del nostro Paese visto che l’edizione 2020 della Giornata mondiale del donatore di sangue si svolgerà in Italia.
Di pari passo con questi eventi mondiali anche l’Avis, che da sempre è la più importante associazione del dono del sangue in Italia, propone della campagne per sensibilizzare l’importanza delle donazioni. “Come Associazione di donatori – spiega Luigi Ottavio Mechelli (in basso, a destra), presidente Avis di Viterbo – stiamo portando avanti delle iniziative e delle campagne informative per cercare di coinvolgere più persone possibili soprattutto nel periodo estivo durante il quale il numero delle donazioni e le scorte di sangue tendono a diminuire, quindi cerchiamo di ricordare a tutti quanto sia utile ed apprezzabile il gesto della donazione con particolare attenzione alla crescente richiesta di plasma che, occorre evidenziarlo, è un componente importantissimo del sangue e con il quale si preparano anche farmaci salvavita contraddistinti ed etichettati con il simbolo GialloPlasma”.
“Mi preme sottolineare – prosegue Mechelli – quanto sia importante, anche per la salute stessa del donatore, mantenere una costante periodicità nell’effettuare le donazioni, infatti grazie alle analisi e ai controlli di legge sulle sacche delle donazioni effettuate, eventuali patologie nascoste o non conosciute dal soggetto donatore possono venire rilevate e nel caso, curate per tempo. Donare sangue è una scelta libera, volontaria, consapevole e anonima. tutelata con il massimo rispetto della privacy e garantita dai massimi livelli di sicurezza e igiene ed inoltre è del tutto indolore. I materiali utilizzati per i prelievi sono tutti sterili e monouso. Ed il gesto di donare è quanto di più bello si possa fare”.
Donare sangue significa donare vita, aiutare gli altri con un gesto concreto e importante, dare più di una mano a qualcuno che sta davvero male ed ha bisogno di aiuto e che magari solo grazie all’unione di tanti gesti così ammirevoli può ritrovare il sorriso.
Paolo Paglialunga
Nella foto di copertina, il logo dell’Avis
Ricordo al Paolo Savi si facevano diverse iniziative con l’Avis e quando c’è stata necessità ho partecipato senza problemi anche non essendo un assiduo donatore.
Bravo Paolo nell’articolo e solo parlandone trasmettiamo qualcosa anche ai più giovani
Un abbraccio Rai