“Troppa roba vi seppellirà”, ammoniva qualche anno fa il settimanale satirico “Cuore”. Marie Kondo, l’autrice giapponese del libro “Il magico potere del riordino” (Vallardi Editore, Milano, 2014, € 13,90) suggerisce un metodo infallibile per sbarazzarci di tutta la roba superflua che generalmente teniamo in casa e vivere circondati solo dall’essenziale. Il saggio, che comincia in sordina, con qualche ripetizione e talune ovvietà che potrebbero disturbare un lettore esigente, via via sorprende e convince: l’autrice infatti prende garbatamente per mano il lettore e fa comprendere che il riordino della nostra casa ha un riverbero positivo sulla nostra vita e che, grazie ad esso, scopre un senso e una direzione: “Facendo ordine in casa in modo radicale, cambiano drasticamente anche la propria forma mentis, il proprio modo di vivere e la propria esistenza. (…) Riordinando si mette in ordine il passato, di conseguenza si prende coscienza di ciò che conta davvero (… ) e di ciò che bisogna invece lasciarsi alle spalle”. Man mano che si procede nella lettura del prezioso libretto, si scopre infatti che riordinare non è il fine ma solo il mezzo per realizzare lo stile di vita che si desidera davvero. Non è esagerato dunque affermare che il testo ha un’implicita valenza filosofico-esistenziale: infatti, se mettiamo in pratica i suoi suggerimenti, il libro induce a meditare su noi stessi e su quello che, per ciascuno, conta veramente. Non solo, ci riappacifica col tempo che scorre, col divenire e, in accordo con l’approccio buddista, ci invita a “mollare la presa”, ad accettare gli inevitabili cambiamenti e a lasciare andare ciò che non è più: “Quando trovate degli oggetti che non vi piacciono più ma non riuscite ad eliminarli, esaminateli uno ad uno e pensate al vero ruolo che svolgono nella vostra vita. Così facendo vi accorgerete (…) di quante cose abbiano fatto il loro corso. Riconoscendo il loro contributo e lasciandole andare con gratitudine, sarete in grado finalmente di mettere in ordine le vostre cose e la vostra vita”.
Ma quali sono le procedure necessarie per un magico riordino? Innanzitutto riordinare per categorie secondo un ordine consigliato, iniziando da una categoria a basso livello di difficoltà: prima i vestiti, poi libri, carte, oggetti misti, ricordi; tenendo conto che “per ottimizzare i risultati non bisogna sbagliare l’ordine delle azioni. Le operazioni fondamentali sono due: buttare via quello che non serve e trovare un posto per le cose che rimangono ma l’azione del buttare ha la precedenza”. Inoltre: “Il segreto per riordinare realmente è farlo tutto in una volta sola, il più velocemente possibile e in modo definitivo“. Come decidere cosa tenere e cosa gettare? Certo, oltre alla rarità ci sono almeno tre elementi che contribuiscono al valore di un oggetto: la funzione che svolge, le informazioni che contiene e i sentimenti che evoca; ma, secondo Marie Kondo, per fare una cernita della maggior parte degli oggetti, la questione cruciale è chiedersi: “Ci fanno ancora scintillare gli occhi quando li guardiamo? Indossare abiti che non vi dicono niente vi rende felici? Essere circondati da pile di libri che non avete mai letto e verso cui non nutrite nessun interesse vi rende felice? Nel momento in cui dovete decidete se conservare una cosa o buttarla, tiratela fuori da dove la tenete e svegliatela…”.
In accordo con la cultura giapponese l’autrice ricorda poi che gli oggetti e la nostra stessa casa hanno un’anima, è opportuno quindi “dialogare” con loro: “Uno dei compiti a casa che assegno ai miei clienti è quello di ‘apprezzare le proprie cose’. Per esempio, quando rientrano in casa e appendono i loro abiti li incoraggio a dire: ‘Grazie per avermi tenuto al caldo tutto il giorno’”. E ancora: “Buttare via tante cose non è uno spreco. Potete dire in tutta onestà che vi state prendendo cura di quei vestiti nascosti nel fondo dei cassetti di cui avete dimenticato l’esistenza? Se gli oggetti avessero dei sentimenti, quei vestiti non sarebbero certo felici. Senza perdere altro tempo, liberateli da quella prigione in cui li avete esiliati.”
Infine, Marie Kondo ne è certa, “uno degli effetti del ‘magico potere del riordino’ è la fiducia nelle proprie capacità di scegliere”. L’autrice esorta dunque a metterci all’opera con coraggio perché “se desiderate ardentemente cambiare la sua situazione attuale, resettare la vostra esistenza, migliorare il vostro stile di vita, trovare la felicità, brillare. Tutto ciò che dovete fare è sbarazzarvi di ciò che non vi tocca le corde dell’anima. Non c’è nessun modo più semplice per soddisfare il vostro cuore”.
Maria D’Asaro
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