ROMA – Un’enciclica capace di immergersi nella realtà che viviamo, offrendo la possibilità di interpretare al meglio il magistero del Papa ed i suoi intensi interventi sui temi sociali che più ci riguardano da vicino. È Dilexit Nos (Ci ha amati), la quarta enciclica di Papa Francesco, presentata presso la Sala Stampa Vaticana da mons. Bruno Forte, teologo e Arcivescovo di Chieti-Vasto, e sorella Antonella Fraccaro, responsabile generale delle Discepole del Vangelo.
Il termine enciclica deriva dal greco “enkuklios” (circolare). Si tratta di una lettera solenne del Papa indirizzata all’intera Chiesa cattolica o, specificatamente, a una parte di essa, ossia vescovi, clero o fedeli. Ha il fine di diffondere un messaggio di particolare rilevanza alla comunità ecclesiale. Una breve introduzione apre Dilexit Nos, che si articola in cinque capitoli, per parlare del culto del Sacro Cuore di Gesù, con significative riflessioni di testi magisteriali. È, infatti, il simbolo del cuore l’oggetto del I capitolo, del quale il Pontefice rivela di essersi ispirato agli scritti inediti di padre Diego Fares, SJ, della Compagnia di Gesù.
In quaranta pagine, oltre sei di note e 220 i paragrafi, Papa Francesco invita il lettore a “ritornare al cuore” perché nell’attuale società l’uomo “rischia di smarrire il centro, il centro di se stesso”, in definitiva “manca il cuore”. Nelle ultime frasi del testo riguardante il culto del Sacro Cuore di Gesù, è pubblicata la preghiera di papa Francesco che rappresenta, in definitiva, il senso del suo messaggio, che dice: “Prego il Signore Gesù che dal suo Cuore santo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva per guarire le ferite che ci infliggiamo, per rafforzare la nostra capacità di amare e servire, per spingerci a imparare a camminare insieme verso un mondo giusto, solidale e fraterno. Questo fino a quando celebreremo felicemente uniti il banchetto del Regno celeste. Lì ci sarà Cristo risorto, che armonizzerà tutte le nostre differenze con la luce che sgorga incessantemente dal suo Cuore aperto. Che sia sempre benedetto!”.
In questa sua quarta Enciclica il Papa vuole espressamente offrire all’umanità che si sta perdendo in falsi valori, la prospettiva del Cuore di Gesù, inteso come il nucleo unificante dell’amore di Dio per donne ed uomini di ogni epoca, perché ritornando al Cuore di Gesù, si riprende il cammino per il Bene. È, infatti, il cuore “che unisce i frammenti” permettendo così legami autentici, perché “una relazione che non è costruita con il cuore è incapace di superare la frammentazione dell’individualismo”. Andare oltre “la frammentazione dell’individualismo, ricambiando l’amore con l’amore”.
Dilexit Nos è stata pubblicata in un periodo nel quale, dal 27 dicembre 2023 al 27 giugno 2025, sono in atto le celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro cuore di Gesù a santa Margherita Maria Alacoque, nel 1673. Sono trascorsi oltre tre secoli, quando il 27 dicembre, Gesù appariva ad una suora francese dell’ordine delle Visitandine, proprio per affidarle la missione di diffondere nel mondo l’amore di Gesù per gli uomini, specialmente per i peccatori. Apparizioni avvenute nel convento di Paray-le-Monial, in Borgogna, che si protrassero per 17 anni. Gesù chiese espressamente a suor Margherita che il venerdì dopo il Corpus Domini, ossia otto giorni dopo, venisse dedicato alla festa del Sacro Cuore di Gesù.
Nonostante le avversità di questa missione la suora non si scoraggiò e dedicò tutta la sua vita, affinché in ogni parte del mondo si conoscesse la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Dilexit Nos, dunque, per parlare all’umanità dell’amore infinito del Sacro Cuore di Gesù, non solamente come un simbolo religioso, ma da intendere come un modello comportamentale per tutti.
Una accorata esortazione del Papa a e scoprire il significativo valore di un amore universale, rivolto a tutti, su cui costruire un nuovo senso di appartenenza globale.
Laura Ciulli
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