RIETI – Quante volte in questi ultimi mesi abbiamo più volte sentito nominare Dante Alighieri e la sua straordinaria opera, La Divina Commedia, in associazione al periodo “infernale” che si sta vivendo? Sicuramente qualcuno ha ripreso a leggere passi dell’opera per provare ad uscire dall’inferno! Quante volte abbiamo evocato l’ultimo verso del canto XXXIV dell’Inferno, un presagio di luce e speranza ch , oggi più che mai, con l’emergenza sanitaria da Covid-19 in tutto il mondo, ci fa apprezzare la potenza della poesia del Sommo Poeta. Si tratta del verso finale dell’Inferno, l’ultimo e famosissimo del XXXIV canto, il numero 139 per la precisione: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Questo verso ci fa riflettere sulla nostra condizione attuale, tanto che verrà riletto nel Dantedì (25 Marzo), giornata in cui si celebrerà il Sommo Poeta. Nella giornata che, secondo illustri studiosi esperti, sarebbe la stessa in cui nel 1300 si vide iniziare il viaggio nell’al di là dell’Alighieri.
È l’ultimo endecasillabo dell’Inferno della Divina Commedia. Siamo sul finale della storia, quindi è uno spoiler bello e buono, oltre che un rilancio potentissimo per il secondo libro, quello del Purgatorio, quando dopo aver faticosamente attraversato la natural burella, che collega l’Inferno alla spiaggia dell’Antipurgatorio, Dante e Virgilio contemplano il cielo notturno dell’altro emisfero ed è un cielo stellato meraviglioso, una sorta di presagio del nuovo cammino di luce e di speranza dopo le tenebre precedenti. E infatti quel cielo si mostra, ci dice Dante, “come pura felicità dello sguardo”. Le stelle per Dante sono l’obiettivo finale, non è un caso se ricorrono nel verso finale di ogni cantica della Commedia. Un parallelo che, in qualche maniera, oggi ciascuno di noi potrebbe fare con la condizione nella quale siamo costretti a vivere. Viviamo tutti nell’attesa di uscire dal nostro personale inferno, come Dante e Virgilio, e di avere il nostro presagio di speranza. Ora come ora non possiamo far altro che aggrapparci a quest’idea.
E rileggere Dante anche attraverso le numerose celebrazioni, che già dal 2015, per la ricorrenza legata alla nascita, sono state messe in campo per culminare nel 2021, anno, questo, nel quale ricorrono i 700 anni della morte. Sette anni dunque per raccontare il Sommo Vate, o anche definito Padre Dante, e la sua composita personalità e straordinaria opera letteraria. Numerosissimi sono in Italia e nel mondo gli eventi in programma, legati a questa ricorrenza, partendo dalla Toscana ovviamente che vede giornate dantesche con documentari, una app, percorsi turistici ed altre iniziative ancora in oltre 100 realtà toscane. Due in particolare, il 25 Marzo ed il 14 Marzo, consacrate a Dante con un calendario di eventi unico, interattivo e multimediale per promuovere le iniziative messe in campo. Una app promossa da Fondazione Sistema Toscana che coinvolgerà turisti e appassionati di storia e letteratura in una colta e divertente caccia al tesoro basata sulla vita di Dante e sul suo rapporto con i territori.
Il progetto “Le vie di Dante”, con itinerari turistici e cicloturistici appositamente progettati da Toscana Promozione Turistica nell’ambito di un progetto interregionale tra Toscana ed Emilia Romagna. Un documentario sulla vita del poeta che sarà trasmesso da Rai Doc. Una mostra fotografica gratuita ed itinerante, che unirà foto storiche Alinari e foto contemporanee di Sestini a tema dantesco, sarà allestita inizialmente al primo piano della Presidenza della Regione e poi proseguirà il suo percorso in vari Comuni per ritornare infine al Museo Casa di Dante a Firenze. Ma soprattutto “La carica dei 101”, dove per 101 si intendono le realtà – 94 Comuni e 7 aree geografiche (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Mugello, Maremma, Val di Chiana e Romagna toscana) – citate direttamente da Dante nei canti della Divina Commedia.
“Dante Alighieri è da sempre ed in tutto il mondo il simbolo della Toscana – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani – Lui stesso nella Commedia non si è mai definito ‘fiorentino’, ma ben due volte, in canti fondamentali come il 10° dell’Inferno ed il 22° del Paradiso, si definisce o si fa definire ‘tosco‘. La sua è una toscanità diffusa, mostrata attraverso la conoscenza e la citazione diretta nelle terzine di ben 100 luoghi toscani e di un 101esimo luogo, cioè la Romagna toscana di Acquacheta e Castrocaro, che apparteneva ai confini toscani fino al 1925. Questi 101 territori saranno il nucleo fondamentale delle celebrazioni dantesche del 2021 ed ospiteranno tra giugno e settembre iniziative di vario tipo finalizzate a riscoprire, valorizzare e promuovere a fini culturali ma anche turistici il proprio legame con Dante. E’ questo che chiamo ‘la carica dei 101’, un fiorire di iniziative alle quali potranno aggiungersi altri eventi organizzati anche da tutti gli altri Comuni ed enti, anche se non esplicitamente citati dall’Alighieri: Dante è il padre culturale di tutta la Toscana e le celebrazioni in suo onore coinvolgeranno tutta la regione”.
“Il programma delle celebrazioni è una porta aperta – ha spiegato il presidente Giani – entro il 25 marzo ogni realtà toscana potrà aderire ed entrare a far parte di questo grande evento diffuso. Nel corso dell’anno ci saranno anche grandi eventi nazionali, ci saranno iniziative a Ravenna, dove Dante è morto 700 anni fa. Dunque questo calendario si arricchirà sempre più, ma per il momento sono due i giorni simbolo che abbiamo fissato: il ‘Dante Day’ del 25 marzo 2021 e il nuovo ‘Corteo delle bandiere’ previsto per il 14 maggio 2021. Il 25 marzo è storicamente una data toscana, è il capodanno toscano, ancora oggi ricordato a Pisa, il capodanno dell’Annunciazione ed è la data che Dante sceglie per iniziare il viaggio della Commedia. Il 14 maggio è invece la data in cui nel 1865, in occasione dei 600 anni dalla nascita del poeta, si tenne a Firenze il Corteo delle bandiere da Piazza Santo Spirito a Piazza Santa Croce, per celebrare la statua di Dante e l’inizio della stagione di Firenze Capitale d’Italia. Il 14 maggio auspico che le condizioni sanitarie siano tali da poter organizzare un nuovo corteo e che sia possibile prevedere anche un ritrovo di tutte le associazioni dantesche a Firenze, magari nel Salone dei 500”.
Si prevedono festeggiamenti dantschi anche a Torino, all’interno del Progetto “Piazza Dante#Festivalinrete” Torino Spiritualità (23 – 26 Settembre 2021). Festival di narrativa e di poesia, scienza e saggistica. L’iniziativa è sostenuta del Mibact con all’interno anche “Lector in Fabula” (Settembre – Dicembre 2021) che vuole essere una testimonianza dell’amore del nostro paese per questo straordinario poeta, dando vita ad un lungo racconto collettivo fruibile anche attraverso il sito web dedicato.
Stefania Saccone
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