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Cristina se ne è andata a Dublino per poter lavorare

di | 2022-07-07T19:35:22+02:00 10-7-2022 6:20|Arte, Sezione 5|0 Commenti

CORVARO DI BORGOROSE (Rieti) – Intraprendenza, coraggio, competenze, una bella esperienza di vita e purtroppo per l’Italia un altro “cervello in fuga”, così la mostra “Italian Fusion – a Visual Art Show” si è svolta a Dublino fino al 1 luglio presso l’Istituto Italiano Di Cultura. Cristina Ciampaglione è di Corvaro di Borgorose, in provincia di Rieti, qui vivono i suoi genitori, sorelle, nipoti e zii. Nata nel 1987, ha frequentato le scuole dell’obbligo a Corvaro e a Borgorose, le superiori ad Avezzano, all’istituto d’arte V. Bellisario, poi l’Accademia di belle arti di Roma, l’Erasmus in Olanda, il primo trasferimento a Dublino dopo la specialistica, avvenuto quasi per caso per una serie di coincidenze, come spesso accade.

“Esperienza illuminante, dove lavorando come cameriera per perfezionare la lingua, mi sono immaginata come professionista nel mondo dell’arte ma nell’ambito manageriale – racconta Cristina -. Quindi dopo 10 mesi a Dublino presi la decisione di tornare e di iniziare a muovere i primi passi in quel mondo in Italia. Iniziai con il Servizio civile presso la Pro Loco di Roma, poi ottenni la borsa di studio della Regione Lazio ‘Torno Subito’ (prima andai in Sicilia presso il Farm Cultural Park di Favara per 6 mesi e poi al Museo Archeologico di Corvaro). Da lì la decisione di tornare a studiare ottenendo una borsa di studio per il Master di primo livello Management dell’arte alla IULM di Roma. Dopo il tirocinio di tre mesi mi chiesero di restare ma dopo altri tre mesi presi la decisione di trasferirmi in Irlanda perché in Italia nel mio settore lo stipendio era irrisorio. Quindi armata di creatività trovai l’opportunità dell’Erasmus per giovani imprenditori che mi consentiva di partire avendo le spalle coperte economicamente con la borsa di studio dell’Unione Europea e dopo 3 mesi di scambio con un’organizzazione irlandese mi chiesero di restare ed eccomi qui, tra Dublino, Waterford e Wexford nel sud est irlandese”.

Radio Dublino trasmette ogni settimana un programma radiofonico italiano e dal 2017 organizza il più grande festival italiano all’estero, l’Italian Fusion. All’interno del programma Cristina Ciampaglione conduce la rubrica di arte contemporanea “Art Now” (collaborazione iniziata nel 2021) e ha avuto modo di intervistare l’italiano Giulio Vesprini e l’irlandese Shane O’ Driscoll, street artist, stampatori incisori, curatori di progetti di arte urbana, molto attivi nei rispettivi Paesi, direttori artistici di street art “Ardú” a Cork e “Vedo a Colori” a Civitanova Marche (un museo di arte urbana in attività da 12 anni, con 100 artisti italiani). La Street Art e le sue molteplici forme creative, arriva con “Vedo a Colori”, in un progetto di recupero urbano, tramite il suo più classico e nello stesso tempo determinante intervento pittorico: il murales, contaminazione gioiosa e colorata di ambienti grigi, destinati a forme piatte, senza identità. Pennelli e rulli bagnati da tempere vivaci, hanno come fine unico l’abbellimento di alcuni siti portuali e non solo, presenti nella città di Civitanova Marche.

Il recupero di queste architetture complesse, dislocate lungo tutta l’area portuale civitanovese, è un esempio chiaro di come l’arte urbana arriva nella vita quotidiana e nel sociale lavorativo di tutti i giorni. Con “Vedo a Colori” il porto di Civitanova è un vero Museo d’Arte Urbana e si recinta di colore, diviene spazio fruibile a tutti e cambia la cartolina della città partendo proprio dal suo cuore pulsante. Stessa cosa a Cork in Irlanda con l’arrivo di Ardù nel 2020 in pieno lockdown e una riproposizione nel 2021, una vera iniezione di colori e vibrazioni in una città ingrigita da un vasto incendio di un secolo fa.

Tornando alla mostra dublinese, il suo scopo è promuovere la conoscenza e il valore delle pratiche artistiche contemporanee italiane e irlandesi, celebrare ed evidenziare le affinità tra gli approcci complementari dei due artisti. La mostra è la componente di arte visiva dell’Italian Fusion Festival 2022 | Jazz & Pizza Edition. “Un ringraziamento speciale a Giulio Vesprini e Shane O’Driscoll per aver creato una straordinaria collezione di opere d’arte site-specific, grazie al Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Dublino e al Direttore di Radio Dublino a tutti coloro che hanno partecipato all’apertura, come gli artisti Aisling Dillon e Charlotte Somers compagni di ‘Tangent, Trinity’s Ideas Workspace”, commenta Cristina. Tangent comprende una serie di attività che contribuiscono alla missione dell’Università di fornire valore economico, culturale e sociale attraverso l’innovazione e l’imprenditorialità, mira a colmare il divario tra l’università e il più ampio ecosistema di start-up.

Le opere in mostra offrivano un punto di vista sulle pratiche contemporanee dei due artisti selezionati, esponendo stampe d’arte, dipinti su tela, fotografie e video di opere e progetti di arte urbana. Tutte le opere cartacee e su tela sono state create ad hoc per l’evento specifico. L’iniziativa è stata inoltre la terza mostra della serie “L’arte dell’illustrazione italiana 2022” organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Dublino per tutto il 2022. Cristina Ciampaglione si è trasferita in Irlanda nel 2019. I suoi primi passi nel mondo della gestione delle risorse artistiche e culturali è stata proprio a Corvaro nel dicembre 2017 in occasione del primo anniversario del Museo Archeologico del Cicolano, con la mostra “L’Archeologia dialoga con l’Arte” da lei curata, con l’esposizione degli artisti Flavia Carla Fanara e Gabriele Luciani e le loro opere sulla popolazione degli Equicoli e sulla figura femminile rinvenuta al centro del Tumulo ‘Montariolo’ di Corvaro (368 tombe studiate e catalogate) i cui i reperti sono esposti al MAC.

Francesca Sammarco

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