Le vacanze estive degli italiani al tempo del Covid? Ovviamente diverse, ovviamente entro i confini nazionali, irrimediabilmente contenute nei tempi e nei costi.
Diciamolo subito, secondo un’analisi e una previsione del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che ha preso in esame il periodo tra giugno e settembre 2020, andrà in vacanza solo il 51 per cento degli italiani, circa 30 milioni di persone, contro i 39 milioni dell’anno precedente. Ovverosia il 23% in meno. In pratica si tratta di 9 milioni di cittadini che a causa della crisi economica prodotta dalla pandemia di Coronavirus non hanno i soldi per concedersi le tante attese vacanze estive.
Carlo Rienzi (nella foto a destra), presidente di Codacons, non ha dubbi: “A modificare le scelte degli italiani – afferma infatti – non solo la paura del Covid-19 ma anche le difficoltà economiche di milioni di famiglie causate dall’emergenza sanitaria, che portano quest’anno un numero crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze o a contenere la spesa, riducendo il numero di giorni fuori casa e scegliendo mete più vicine”. Per i 30 milioni, i più fortunati, la villeggiatura avrà comunque una durata media inferiore rispetto al trend registrato negli ultimi anni, come già emerso in un’indagine realizzata da Confturismo-Confcommercio. Si parla di 7 giorni fuori casa. E per l’estate 2020 l’80 per cento degli italiani resteranno dentro i confini nazionali. Lo stesso Codacons indica le mete preferite: la Puglia resta in testa alla classifica con il 28% delle preferenze seguite dalla Sicilia (24%) e dalla Sardegna (18%).
Prima di decidere la meta prescelta e dell’eventuale prenotazione è bene conoscere le modlità d’ingresso. Alcune Regioni, infatti, chiedono un’autocertificazione sanitaria.
Solo il 20% di chi andrà in villeggiatura sceglie di recarsi all’estero: le mete straniere, al netto delle regole per gli spostamenti fuori dall’Italia, sono la Grecia, la Spagna, l’Egitto e la Tunisia.