RIETI – In questo tempo, definito ormai tempo del coronavirus, le nostre abitudini sono radicalmente cambiate. Soprattutto perché non si è più padroni del proprio territorio di esplorazione e si vive in uno spazio decisamente limitato. Per tutti è un un cambio di passo da tenere. Perché ce lo chiede la vita stessa in questo momento. Vogliamo viverla questa vita? Allora dobbiamo proteggerla. Questo messaggio vale per tutti noi, indistintamente. Ma anche e soprattutto è rivolto ai giovani, ai minori. La preoccupazione era che i giovani potessero risentire negativamente di questa forte battuta di arresto. Di dover rinunciare ai momenti di aggregazione a scuola e per lo svago.
Invece abbiamo assistito, fin da subito, ad una presa d’atto davvero sorprendente. I giovani hanno risposto con un senso di responsabilità davvero encomiabile. Si sono adoperati subito per organizzare lo studio, trovandosi a collaborare con compagni e docenti insieme. Hanno attuato subito forme di aggregazioni diverse e sempre presenti e collaborativi; Questo, ovviamente, non senza preoccupazione per la gravità del momento di cui sono fortemente consapevoli. Con un tam tam da Nord a Sud della penisola, sono partite iniziative di comunicazione e sensibilizzazione da parte di studenti di scuole di ogni ordine e grado, che hanno voluto mandare tutti insieme, uniti, una voce di forza e di conforto oltre che di solidale vicinanza. Messaggio con lo slogan “Insieme ce la faremo: andrà tutto bene”, coinvolgendo le emittenti televisive nazionali.
Un altro esempio è quello di tutti i presidenti delle Consulte studentesche che, insieme, preparano un messaggio che vuole raggiungere tutti gli studenti d’Italia e non solo, attraverso i social ed i media nazionali, per far veicolare la testimonianza di una solidale presenza e partecipazione. Tutti uniti per affrontare questo momento di difficile gestione. Di rilievo, in questi giorni, anche l’iniziativa che si è svolta lo scorso 23 marzo, di 5 Istituti sparsi sul territorio nazionale che hanno aderito all’iniziativa #andrà tutto bene: l’Istituto “Ricci” di Rieti, il “Tosi “ di Busto Arsizio-Varese, il “Rigoni” di Asiago-Vicenza, il “Sarzana” di La Spezia, il “Giovanni XXIII di Acireale – Catania, che hanno organizzato l’evento.
A partire dalle 19, e fino alle 20, si è svolta una serata di divertimento e riflessione. Tutto questo rigorosamente in streaming, con il coinvolgimento di più di 400 scuole in tutta Italia. Un modo per stare insieme attraverso la musica, la poesia, la riflessione e l’arte. Anche con l’intervento del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La famiglie ed i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa sono stati invitati ad accendere una candela sul davanzale della finestra alle 19 ed a postare foto e video in diretta per descrivere la situazione che stiamo vivendo.
“Lo scopo di quest’iniziativa è di unire tutte le scuole d’Italia all’insegna della speranza – racconta Paola Testa, dirigente scolastica dell’Istituto Ricci di Rieti –. In questo momento abbiamo bisogno di pensieri positivi, di sentirci uniti e di far capire che la scuola non si ferma, perché custodisce il cuore pensante ed il futuro di questo nostro Paese. Per questo motivo confido in una grande partecipazione delle famiglie e dei ragazzi dell’Istituto”. Uniti si vince sempre insomma ed un momento di aggregazione anche virtuale può aiutare.
Un altro esempio di positiva intraprendenza giunge dal Regno Unito dove un 17enne britannico ha aperto il sito “Wash your lyrics”, che genera dei manifesti con i vari passaggi per lavarsi le mani con la propria canzone preferita. Il giovane ha inventato un sito che abbina la canzone preferita ad un manifesto in 13 tappe sul corretto lavaggio delle mani. La sua iniziativa è stata un successo immediato: nei primi tre giorni “Wash your lyrics” ha generato 175mila manifesti musicali personalizzati e diverse celebrità, fra cui Miley Cyrus, hanno rilanciato l’iniziativa su Twitter. Anche il ministero britannico della Salute ha lodato la “grande iniziativa”. Tutto sempre all’insegna dello slogan “insieme siamo forti” e dell’ormai noto e diffuso arcobaleno di “andrà tutto bene” che unisce l’Italia intera.
Stefania Saccone
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