MILANO – Il copywriter sta diventando una delle figure più richieste nel nuovo panorama economico caratterizzato dalla grande rilevanza delle interazioni sociali. Ma in cosa consiste questa figura professionale? Il copywriter aiuta aziende e liberi professionisti a comunicare meglio attraverso l’uso delle parole. Il suo lavoro viene impiegato sia sulla carta stampata che sul web e ha un obiettivo, quello di scrivere per vendere, attraverso un messaggio ottimizzato, messaggio che oggi più che mai deve essere emozionale e sensoriale tanto da rendere il lettore protagonista del messaggio stesso, che può essere solo scritto o accompagnato da immagini che coinvolgono e invogliano. La traduzione dall’inglese del termine copywriter suggerisce un concetto semplice: redattore pubblicitario. Vale a dire una persona specializzata nella produzione di testi da usare nell’advertising, quindi messaggi legati al mondo dell’ADV e della sponsorizzazione dei prodotti o servizi da vendere. Questo vale sia per la carta stampata dove i copywriter affiancano l’art director per produrre cartelloni pubblicitari, volantini, brochure, cataloghi e inserzioni pubblicitarie su tabloid e giornali, sia per il mondo di Internet dove si parla in particolare di web copywriter.
Sono sempre più numerose le aziende di qualunque dimensione che hanno bisogno di una buona attività di copywriting. D’altra parte ogni giorno che passa farsi notare sul web diventa sempre più difficile e quindi aumenta costantemente la necessità di guadagnare visibilità creando post, articoli, newsletter e landing page efficaci. Di qui nasce quello che comunemente viene definito storytelling aziendale, espressione sempre più menzionata dai guru della comunicazione. Fare storytelling significa “comunicare attraverso racconti”, cioè relazionarsi all’altro mentre raccontiamo, caricando le parole di un significato e di un valore tanto profondo, da far scattare qualcosa nel cuore e nella mente di chi ci sta leggendo. Ma a cosa serve lo storytelling aziendale? Serve ad inventare storie e racconti che hanno lo scopo di aiutare l’azienda ad essere ricordata e ad assumere riconoscibilità, creando senso di appartenenza, innescando legami emotivi molto forti. Lo storytelling aziendale deve essere qualcosa che coinvolge ed emoziona dando un senso alla realtà. Da qui, l’importanza di saper raccontare, di utilizzare tutti gli strumenti e le tecniche necessarie a mettere in piedi una narrazione aziendale che inneschi, in modo vincente, il desiderio nell’utente di appartenere alla mission di quel brand e di desiderare i suoi prodotti o servizi.
Per far questo però non basta saper scrivere in modo grammaticalmente corretto, ma bisogna trovare le parole adatte e la formula più efficace per arrivare dritto nel cuore di chi legge, di chi poi è il possibile consumatore, colui a cui è diretto il messaggio. Come può fare un copywriter per spiccare nel mucchio e riuscire farsi notare? Sicuramente gli ingredienti principali sono le competenze trasversali, ovvero la capacità di passare disinvoltamente dalla creazione di contenuti visuali all’ottimizzazione SEO dei contenuti prodotti. Esistono due tipi di copywriter: i freelance e i dipendenti di aziende o agenzie di comunicazione o web agency. Il copywriter freelance deve essere autonomo e dotato di spiccate capacità commerciali per riuscire a procurarsi clienti e organizzative per riuscire a garantire un lavoro di qualità e consegne puntuali. Il copywriter SEO invece deve saper trovare una sintesi tra la capacità di scrivere contenuti con un forte accento sulla persuasione e l’ottimizzazione per i motori di ricerca, rendendo quindi i contenuti stessi graditi a Google.
Oggi il web è affollato, le aziende con una presenza online sono sempre di più e l’unico modo per riuscire a farsi notare è creare dei testi di qualità, utili ed interessanti, in grado di dare delle risposte valide agli utenti, ma, soprattutto, che siano visibili sui motori di ricerca. Cosa fare quindi per posizionare i propri contenuti sui motori di ricerca? Il copywriter li redige tenendo bene in mente le tecniche di seo copywriting, utilizzando nel modo più appropriato tutti i metatag rilevanti per la SEO, dalla parola chiave ai titoli, dalla meta description alle correlate, e poi, ancora, sinonimi, iperonimi, domini semantici, link interni ed esterni. Il copywriter sa come utilizzare in modo appropriato gli strumenti di formattazione come colore, bold, corsivo e sottolineato per dare visibilità alle parti più importanti dei testi ricordando che un argomento può anche essere scritto bene, ma spesso non basta per posizionarsi nel modo giusto e richiamare l’attenzione degli utenti.
A questo punto una domanda sorge spontanea: da dove cominciare una carriera da copywriter? Per chi vuole intraprendere questo tipo di percorso è opportuno formarsi e specializzarsi frequentando corsi, master e certificazioni, anche online. Un percorso di laurea in Scienze della Comunicazione può aiutare ma sicuramente non basta anche se può costituire un buon punto di partenza. Studiare da autodidatta può comunque essere una valida alternativa purché si abbia sempre voglia di imparare e studiare. La scrittura può essere su carta stampata e su web, e questo prevede diverse caratteristiche da parte del copywriter. Infatti il web copywriter trasferisce le competenze della figura professionale in questione sulle pagine di un sito web, di un annuncio pubblicitario online, su un social network come Facebook o Twitter. Ciò significa che c’è bisogno di una competenza diversa in termini tecnici dove la base di partenza è simile perché in entrambi i casi si lavora con le parole ed è fondamentale conoscere le basi della lingua italiana, ma il web copywriter deve specializzarsi in modo da conoscere e gestire i linguaggi di un medium diverso dalla carta stampata.
Nel web si afferma il social copywriting e quindi occorrono persone in grado di sfruttare al massimo le proprie competenze per scrivere testi efficaci su post dei social network. Il copywriting per social media marketing è una delle specializzazioni più importanti, ma non è l’unica. Resta un punto da chiarire: quanto guadagna un copywriter? Si può arrivare a guadagnare fino a 2.000-2.500 euro al mese, ma questa cifra dipende sempre dall’esperienza, dalle competenze acquisite e soprattutto dalla tipologia di aziende con le quali si collabora e dalle loro richieste. Di sicuro anche questo è un aspetto interessante di questa figura professionale che sempre più è richiesta nel mondo del lavoro. Per chi ama scrivere e vuole cimentarsi in questo campo è sicuramente il momento buono per farlo. Perché non provare?
Margherita Bonfilio
Molto interessante. Un mondo che cambia velocemente, difficile stare al passo se non si è in grado di stupire.