ROMA – Ultimo concerto martedì 16 novembre, per l’annuale Festival Pro Musica e Arte Sacra, fondato e presieduto dal grande mecenate tedesco Hans-Albert Courtial, Festival che quest’anno ha ripreso vita, inaugurando la XX edizione a Barcellona in settembre, nella stupenda basilica della Sagrada Familia di Antoni Gaudì, con i Wiener Philharmoniker in residence: essi hanno eseguito la “Sinfonia n.4” dell’austriaco Anton Bruckner con la direzione di Christian Thielemann. Poi è stata la volta di Roma.
Negli anni precedenti, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, di cui il Festival è espressione, aveva sostenuto importantissimi lavori di restauro nella zona vaticana, nella necropoli pagano-cristiana sottostante la Basilica, indi all’esterno della Basilica stessa, nella parte absidale sinistra, dove mise mano Michelangelo in persona. Ma se il tempo presente è ancora amaro, il Festival ha comunque vòlto la sua attenzione ai giovani studenti del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, istituendo due borse di studio, affinché due fra i migliori alunni dell’Istituto romano, studino e approfondiscano l’arte paleocristiana, in vista di futuri interventi di restauro.
Il presidente generale Courtial, con parole cariche di passione, poiché anche a suo giudizio l’arte salverà il nostro mondo, ha aperto il XX Festival, presieduto e patrocinato (molto generosamente) dal mecenate Ralph Dommermuth. E’ sempre una festa quando il predetto progetto apre ai romani l’accesso – sempre gratuito – agli stupendi concerti nelle grandi basiliche della capitale: a partire – dopo la Messa mattutina cantata in S.Pietro in Vaticano – dalla Basilica di S.Paolo fuori le Mura, immensa nella marmorea ricostruzione ottocentesca (dell’età paleocristiana restano in parte i mosaici dell’Arco Trionfale, con le rare immagini di Cristo coi 24 Seniores dell’Apocalisse). Qui si è tenuto il primo concerto serale col “Requiem K.626” di Mozart, mirabile per l’alta spiritualità dell’esecuzione di Coro, Orchestra e Cappella Ludovicea, diretti da lldebrando Mura.
Nel secondo doppio appuntamento, dapprima pomeridiano, in S.Ignazio di Loyola, ha avuto luogo “La musica dei Cieli. Itinerario poetico-musicale tra i cieli del Paradiso della Divina Commedia”, eseguiti dal Coro maschile italiano Il Polifonico, diretto da Fabiana Noro, con voci recitanti di Giuseppe Bevilacqua e Miriam Bevilacqua Fabris: mentre alle 21 dello stesso giorno, in S.Maria Maggiore, il raro “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi è stato interpretato dall’ottimo gruppo Musica Antiqua Latina col Coro da Camera Italiano, entrambi guidati dal nostro specialista Giordano Antonelli.
Ancora in S.Ignazio di Loyola il 15 alle 21, l’organista di gran nome Leo Krãmer (per 38 anni organista nel Duomo di Speyer) ha eseguito musica di Bach, Hãndel, Anonymus, Mendelssohn e Krãmer stesso. Da ultimo, il 18 novembre in S.Giovanni in Laterano alle 21, ha risuonato in un concerto di unificazione dei popoli cristiani ed ebraici, la musica di Mozart, di Verdi, dell’israeliano Itzhak Tavior, di Dvorák, con i Cori Ashirachor e Zamirchor e l’ensemble “Ex Silentio” (soprano Barbara Baier, tenore James Clark). In un’aura di gioia e di rinascita, si è nuovamente accesa, con la musica, l’architettura degli sacri più conosciuti di Roma.
Paola Pariset
Nell’immagine di copertina, i Wiener Philharmoniker a S. Paolo fuori le Mura per MusicArteSacra
Lascia un commento