NAPOLI – Il 17 ottobre scorso è ripartito un importante treno storico: il Reggia Express che ha come meta la Reggia di Caserta, patrimonio mondiale dell’umanità. L’iniziativa, promossa da ACaMIR (Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti) e Fondazione FS, ha l’obiettivo di favorire la riscoperta delle bellezze del territorio attraverso il turismo ferroviario. La Reggia di Caserta, attenta alle strategie di promozione del turismo sostenibile e dello sviluppo territoriale ha voluto coinvolgere in questa importante iniziativa anche realtà imprenditoriali ed economiche. Così al progetto del Reggia Express hanno aderito anche alcune eccellenze del territorio presenti in stazione e sul treno stesso.
Il convoglio, composto da carrozze del tipo Centoporte e Corbellini, parte alle 10 dalla stazione centrale di Napoli diretto a Caserta, con arrivo previsto alle 10.40. Per il ritorno invece il treno parte dalla stazione di Caserta alle 17, con arrivo a Napoli alle 17.30 per dare modo ai turisti di visitare la Reggia in tutta la sua bellezza, giardini compresi. Nel breve tratto ferroviario che congiunge Napoli alla vicina Caserta il treno storico procede a passo lento a ritroso nel tempo verso la metà del XVIII secolo raggiungendo il palazzo reale borbonico del Regno di Napoli.
Il salto nella storia inizia proprio sul convoglio formato da carrozze Centoporte e Corbellini, rispettivamente degli anni ’30 e ’50. Le carrozze presentano le panche in legno ma con in più il poggiatesta imbottito e, soprattutto, una doppia porta di ingresso che dà accesso al vestibolo centrale. Così in poco più di mezz’ora, tanto dura il tragitto, si viene catapultati dolcemente nella metà del Settecento. La Reggia appare un tutta la sua bellezza. Costruita da Luigi Vanvitelli nel 1752 e ultimata nel 1845 per volere di Carlo di Borbone, è forse la residenza reale più grande al mondo. La costruzione fu voluta a Caserta perché il re affascinato dal paesaggio casertano la volle lontana dal mare e nell’entroterra per ragioni di sicurezza, ma allo stesso tempo poco distante da Napoli. La Reggia, considerata l’ultimo grande esempio di Barocco italiano, fu costruita con l’intento di reggere il confronto con il Palacio Real di Madrid e la stessa Versailles.
Il Parco e la cascata che abbelliscono la costruzione conferiscono al complesso una risoluzione altamente scenografica. Con grande maestria di giochi prospettici il Palazzo Reale, il parco e il giardino all’inglese sono connessi tra loro attraverso i tracciati che collegano il parco e il porticato centrale e i 3 chilometri di cascate e fontane. Così il Vanvitelli ha creato un’asse centrale ideale che dona armonia e compattezza all’intera struttura lasciando il visitatore senza fiato di fronte a tanta bellezza e armonia. All’interno lo Scalone d’onore conduce negli appartamenti con affreschi e lampadari mozzafiato, in saloni scintillanti che in alcune occasioni risuonano delle note di grandi maestri come Verdi o Strauss, padre e figlio, e dove alcuni danzatori in abito d’epoca ballano valzer e quadriglie ridonando all’ambiente l’aspetto dell’epoca borbonica.
La Reggia di Caserta, istituto museale del Ministero della Cultura e Patrimonio dell’Unesco, dedica un biglietto a tariffa ridotta per i soli viaggiatori del treno storico con biglietto di andata e ritorno (Napoli/Caserta) per visitare il Complesso vanvitelliano (appartamenti reali, parco e giardino inglese). I biglietti per l’accesso al Museo si possono acquistare on line sulla piattaforma TicketOne oppure direttamente presso la biglietteria della Reggia di Caserta.
I biglietti per viaggiare a bordo del Reggia Express, invece, sono in vendita nelle biglietterie e self service di stazione, agenzie di viaggio abilitate e su trenitalia.com. Sarà possibile acquistarli anche a bordo treno, senza alcuna maggiorazione di prezzo, e in relazione alla disponibilità dei posti a sedere. Naturalmente a bordo viene garantita la distanza interpersonale.
A questo punto vale senz’altro la pena di controllare le prossime date in cui il treno sarà in funzione per poter godere di questo salto nella storia.
Margherita Bonfilio
Una interessante iniziativa, che non conoscevo. Spero di riuscire a godere di questo viaggio nel tempo.