C/2022 E2 ZTF. No, non è un errore di stampa o un impazzimento del computer. Si tratta della sigla con cui gli astronomi hanno classificato un oggetto celeste dalla lunga chioma verde, individuato l’anno scorso e in procinto di avvicinarsi alla Terra. Insomma, una splendida cometa che è stata immediatamente ribattezzata Neanderthal perché l’ultima volta in cui “baciò” (si fa per dire…) il nostro pianeta risale a circa 52 mila anni fa, in età paleolitica, quando appunto l’unica presenza di carattere umano era costituita da un ominide, i cui primi resti fossili furono ritrovati appunto nella valle di Neander in Germania, nei pressi di Düsseldorf.
A proposito, l’uomo di Neanderthal somiglia poco ai giovanotti e alle ragazzotte attuali, ma pare che fosse abbastanza evoluto e dal comportamento sociale piuttosto avanzato; convisse pure per un certo periodo con l’Homo sapiens (da cui più direttamente discendiamo), ma ad un certo punto misteriosamente scomparve. Come mai? Senza addentrarsi troppo nelle spiegazioni scientifiche, pare che una delle cause sia stata il fatto che i Sapiens erano onnivori, mentre i Neanderthalensis carnivori. L’improvvisa penuria di animali da cacciare portò all’estinzione, anche se più prosaicamente si pensa che i primi (un po’ più svegli e anche più… birichini) cominciarono ad accoppiarsi con le donne dei secondi e così nel giro di qualche secolo di quei nostri progenitori non rimase più traccia.
Come che sia, la cometa dopo essersi avvicinata al Sole (minima distanza lo scorso 12 gennaio: 166 milioni di chilometri) adesso si sta dirigendo verso la Terra e toccherà il punto più vicino (circa 42,5 milioni di chilometri) mercoledì 1 febbraio. “Comunque – sostengono gli esperti – dal 17 gennaio la declinazione della Ztf sarà talmente elevata che diventerà circumpolare (ovvero visibile per tutta la notte al di sopra dell’orizzonte) per le latitudini italiane, quindi sarà sempre visibile in cielo e resterà tale fino al 5 febbraio”. Le ultime osservazioni indicano che la luminosità, come previsto, sta aumentando dopo l’arricchimento di energia dovuto al calore e alla luce solare e quindi si realizzeranno le condizioni migliori per poter ammirare uno spettacolo di incomparabile fascino. C/2022 E3 ZTF è stata scoperta il 2 marzo 2022 durante un lavoro dello Zwicky Transient Facility (ZTF). Quando è stata scoperta, la cometa si trovava a 640 milioni di chilometri dal Sole e aveva una magnitudine molto debole, cioè era poco luminosa.
“Si prevede che la cometa supererà di poco la soglia di visibilità a occhio nudo quando sarà alla minima distanza dalla Terra il 1 febbraio alle 18,11 – spiega l’astrofisico Gianluca Masi – diventando così appena osservabile senza strumenti sotto cieli davvero bui, limpidi e stellati”. E ciò significa semplicemente che servirà almeno un binocolo per essere davvero apprezzata: attenzione però alle interferenze della Luna che sarà particolarmente luminosa proprio in quelle notti. Attualmente la cometa si mostra con una chioma di colore verde, un’intensa coda di polveri di colore giallastro e una sottile coda di ioni di colore bluastro. In tutto il mondo, sono stati comunque preparati appuntamenti on line d’ogni genere per permettere a tutti di usufruire degli strumenti più sofisticati per poter vedere quella incantevole scia luminosa.
Chissà quante ne ha viste e ne vedrà ancora in futuro la cometa Neanderthal nel suo infinito cammino. Quanto sarebbe bello infilare una telecamerina nella sua coda fatta di gas ghiacciati e di polvere e viaggiare insieme attraverso l’universo… Chissà cosa scopriremmo e quali meraviglie andremmo a scovare. Un sogno, certo, ma anche la certezza che noi abitatori di un puntino chiamato Terra siamo solo una parte infinitesimale di un mondo di fatto senza limiti e confini. Il vero, grande problema è che troppo spesso ce ne dimentichiamo e preferiamo dedicarci ad altro. Soprattutto violentando il nostro pianeta in ogni modo e così condannandolo a morte certa. Ma la cometa nell’immaginario collettivo è anche un’apportatrice di buone notizie: magari fosse davvero così…
Continua serena il tuo viaggio, affascinante e suggestiva cometa di Neanderthal: se puoi, saluta e abbraccia l’universo. Anche se non lo meritiamo.
Buona domenica.
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