//Chi resta e chi parte. Soprattutto chi torna

Chi resta e chi parte. Soprattutto chi torna

di | 2024-10-20T01:56:00+02:00 20-10-2024 1:51|Punto e Virgola|0 Commenti

C’è chi rimane per sempre. C’è chi parte definitivamente e taglia del tutto le radici. Ma c’è anche chi se ne va e poi rientra per fermarsi e non andarsene mai più. “La Tornanza” è il movimento culturale che sfida lo spopolamento del Sud Italia: progetto ambizioso e complicato perché talvolta mancano proprio le condizioni basilari per tornare e restare, ma è anche un affascinante processo di rinascita dei territori che parte dall’incontro tra chi, dopo aver viaggiato, decide di tornare nel paese d’origine e mettere a frutto la propria conoscenza e chi è rimasto.

Antonio Prota e Flavio Albano

Nel 2011, per la prima volta Vito Teti, antropologo e docente universitario, approfondisce il concetto di  restanza all’interno di uno studio in cui spiega che restare a vivere in alcuni luoghi complessi e spopolati, molto spesso si configura come un’avventura molto più ambiziosa e difficile del viaggiare stesso. “Anzi – sottolinea lo studioso calabrese – il viaggiare non ha senso se non ci fosse qualcuno che resta ad aspettare il ritorno”. Negli anni a seguire insieme alla restanza prende corpo la tornanza: al centro c’è comunque il viaggio e il confronto tra il tornante e il restante. In questo incrocio di participi presenti e di persone che tornano e che restano, si colloca l’idea di Antonio Prota e Flavio Albano in quanto non tutti lasciano la propria città o paese d’origine per sempre. C’è chi torna e sono in tanti a farlo. E non solo ritornano, ma cambiano il loro modo di vivere nel loro luogo d’origine e fanno impresa. Nasce così il progetto “La Tornanza” che vuole far rivivere i borghi italiani e che è composto da un libro, un podcast, un festival ma anche un hub e un’academy. I due ideatori sfidano quindi lo spopolamento del Sud Italia puntando su origine, viaggio e innovazione.

Il professor Vito Teti

Il progetto di Prota e Albano (due esperti di turismo e marketing territoriale e digitale) nasce con il saggio La Tornanza – Ritorni e innesti orientati al futuro (edito da Laterza) che è il manifesto del movimento. Si parte dal concetto di “tornare dopo il viaggio e scegliere di ristabilirsi nel paese d’origine”, portando con sé un background nuovo capace di entrare in comunicazione con le comunità locali e partecipare attivamente allo sviluppo dei territori che sempre più spesso vengono abbandonati. Al libro si allacciano i podcast, che raccolgono le testimonianze di chi ha deciso di rientrare nel proprio paese di origine, a cui si aggiungono gli hub dove poter confrontarsi e dare una base concreta alle iniziative volte allo sviluppo del territorio.

E ancora i Tornanza festival, appuntamenti per raccontare le proprie esperienze e le proprie idee, affinché possano essere d’ispirazione per gli altri: prima tappa a Padula, in Campania, poi Potenza, Matera, Bari… Non basta, perché di pari passo prende corpo “L’Academy” (lo spazio dedicato alla formazione dei tornanti e per coloro che vogliono diventarlo), che ha il compito di aiutare a “costruire un percorso formativo di autoimprenditorialità per favorire nuovi innesti nelle comunità operose di ogni sud del mondo”.

Saverio Massaro

Per comprendere come il meccanismo di restanza e tornanza funziona davvero, bisogna far riferimento a situazioni concrete. Nicolò Andreula (economista, consulente e formatore) da Singapore è tornato a Bari, dove è tra i co-fondatori di TEDx Bari, founder & managing director di Disal Consulting e ideatore dell’evento ABCD – A Bari Capitale Digitale. Saverio Massaro, architetto, propone soluzioni innovative per affrontare le sfide legate alla gestione dei rifiuti. Tale ricerca nata in ambito accademico è divenuta un progetto divulgativo intitolato “Abitare Circolare” composto da eventi e dall’omonima pubblicazione: vive ad Altamura, nella Murgia barese.

Nicolò Andreula

 

Lo chef Pietro Parisi si è formato nella Scuola di Alta Cucina di Gualtiero Marchesi, per anni è stato allievo prediletto di Alain Ducasse, dal 2017 è Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo: da Sidney è rientrato a Castellabate (Salerno). Chiara Oliva, salentina doc, classe 1982. Da Amburgo è tornata a Lecce per fondare insieme a suo marito Holiwork Italy, una start up dedicata a chi lavora da remoto. Nicola Tattoli, ingegnere elettronico e presidente dell’Associazione Pugliesi, una rete di networking per valorizzare le competenze e creare nuove opportunità professionali. Da Milano è rientrato a Bisceglie (Bat) per raccogliere e raccontare le storie di emigranti pugliesi.

Floridiana Ventrella

Floridiana Ventrella ha capito che il suo vero obiettivo era aiutare le persone a trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. Ha quindi deciso di creare un lavoro che non esisteva, concentrandosi sull’assistenza ai candidati piuttosto che alle aziende. Questa scelta coraggiosa l’ha portata a tornare a Foggia, dove ha avviato la sua attività come career coach e formatrice.

Francesco Mastrogiacomo

Francesco Mastrogiacomo, laureato in Economia e Commercio, si è distinto nel mondo della ristorazione come sommelier. La sua passione per il vino è culminata nel marzo 2018, quando ha trionfato nel Ruinart Sommelier Challenge, una competizione di degustazione a occhi bendati che ha visto la partecipazione di sommelier professionisti provenienti da tutta Italia. E’ ritornato nel suo paese, Gravina in Puglia, ed è pronto a lanciarsi verso una nuova direzione: l’enoturismo pugliese.

Marghita D’Alò

Pure di Gravina è Marghita D’Alò che nel suo paese d’origine ha abbracciato un ambizioso progetto: rivitalizzare l’antica cappelleria di famiglia attraverso un’iniziativa innovativa di riutilizzo dei cappelli invenduti.

Storie e formazioni le più diverse che hanno un comune denominatore: tornare nei luoghi di nascita e della giovinezza, forti delle competenze acquisite lontano da casa e pronti a lanciare proposte per fare impresa e per creare nuove opportunità di crescita (e anche di lavoro per chi è rimasto). Davvero un bel progetto che merita di essere sostenuto e ulteriormente implementato.

Buona domenica.

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