ROMA – La veduta vale il viaggio nella Città Eterna, il colle è quello dell’Aventino e la vista da scoprire è uno dei tesori nascosti di Roma: la Basilica di San Pietro, dal buco della serratura, che è meta di un pellegrinaggio continuo di curiosi, ma non di massa per via dell’ubicazione in una zona poco turistica, ossia a 150 metri dal Giardino degli Aranci, nei pressi del Circo Massimo.
E’ la parte più alta del colle Aventino, tra il Giardino degli Aranci appunto e la villa del Priorato di Malta, quindi in piena zona Circo Massimo, ma non ci si arriva mai per caso. Il Buco altro non è che l’emozionante veduta che offre la serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta guardandoci dentro. L’emozione che pervade l’inconsapevole turista è dettata non solo dal fascino immortale dello spiare qualcosa o qualcuno ma anche dalla veduta panoramica che si presenta davanti agli occhi: il Cupolone di San Pietro in una prospettiva nuova e diversa circondato dalle siepi del giardino settecentesco del Priorato.
La visita vale la pena, sia di giorno che di notte. Molto probabilmente fu Piranesi, nel 1765, che (su richiesta del cardinal Rezzonico) ebbe il compito di ristrutturare l’ingresso realizzando inoltre una spettacolare piazzetta rococò. Resta uno dei luoghi più magici di Roma: romantico, suggestivo, unico. Difficile fotografarlo con un semplice smarphone, ma la vista sul Cupolone di San Pietro al culmine del viale di siepi, resta impresso nella mente di tutti, senza il bisogno di scattare una fotografia. Un altro piccolo angolo di Roma, in cui si può solo sognare.
Claudia Gaetani
Lascia un commento