Natale con le limitazioni, senza potersi abbracciare, senza nemmeno poter stare insieme. Chi lo avrebbe potuto immaginare? Eppure accadrà e dovremo disciplinatamente accettarlo, anche se a malincuore. Ma forse questa è l’occasione per godere appieno della festa, che deve essere innanzitutto interiore. Senza orpelli, senza sovrastrutture. Intima e interiore. E’ vero, ci mancheranno le persone più care, quelle con cui dividevamo pranzi e cenoni, ma ci resteranno le sensazioni più belle. Sarà un Natale più semplice, con pochi regali ma con la consapevolezza di stare compiendo un importante dovere civile: proteggere noi stessi e gli altri.
Non c’è molto aggiungere. E’ stato un anno complicato, decine di migliaia di persone non ci sono più perché hanno pagato con la vita l’infezione. Che si pensi a loro quando ci si lamenta del mancato shopping e dell’impossibilità del cenone in allegra (?) compagnia. Coloro che vivono lontano, non potranno muoversi dalle rispettive residenze ma ci saranno vicini col cuore e con un affetto più ampio, più profondo, più sincero forse. Accettiamo le inevitabile restrizioni con la certezza che non saranno inutili e tanto meno vessatorie. Il coronavirus si combatte soprattutto con poche regole essenziali: evitare gli assembramenti è una di queste. E poi la mascherina e l’igiene personale scrupolosa e continua. Non serve altro. Di fronte ai lutti, ai camion dell’Esercito che portavano via decine di bare, alle famiglie falcidiate, a chi ha perso il lavoro e forse non lo troverà più, si tratta davvero di sacrifici insignificanti. Da queste situazioni drammatiche si esce tutti insieme: non esistono bacchette magiche, ma solo comportamenti consapevole e coerenti.
Auguriamoci Buon Natale, stringendoci idealmente in un unico grande afflato colletivo. Con i nostri conviventi abituali e con coloro che, pur vicinissimi al nostro cuore, sono fisicamente lontani. Proviamo a vivere la Festa per eccellenza, quella che maggiormente unisce le famiglie, con spirito costruttivo. Se saremo consapevolmente ligi alle disposizioni, ne usciremo presto. Questo è l’augurio che dobbiamo farci con sincerità.
Buona domenica e buon Natale a voi e alle vostre famiglie.
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