CASPERIA (Rieti) – Magnifico borgo medievale in Sabina, dove leggenda, storia, arte, cultura, tradizioni e folclore si fondono e rendono unica la visita e la passeggiata nel centro storico (di suggestiva architettura medievale, chiuso al traffico): ecco Casperia, bandiera arancione (riconoscimento del Touring Club Italiano alle località dell’entroterra che si distinguono per particolari caratteristiche: la cura dei centri storici, la valorizzazione del turismo e dell’ospitalità). Citata nell’Eneide da Virgilio, descritta nel 1861 da Ferdinand Gregorovius, è uno tra i borghi più antichi che si possono ammirare in Italia. Fino al 1947 Casperia si chiamava Aspra Sabina, forse per le asperità del territorio o dal nome stesso del colle su cui sorge (Monte Aspra). Strade e viuzze, in una serie di concentrici giri, a mano a mano si inerpicano e vanno a ristringersi culminando nella meravigliosa Piazza dedicata a San Giovanni Battista dominata dalla chiesa parrocchiale, ogni vicolo è tenuto e pulito con cura.
Il centro storico è a “bulbo di cipolla”, la prima cinta muraria risale all’XI secolo e la visita può iniziare tanto da Porta S. Maria (che si apre a nord-est), quanto da Porta Romana (che volge ad occidente). Sono la vivida testimonianza di quanto fossero punti fondamentali delle mura di cinta. La Chiesa intitolata a San Giovanni Battista venne ampliata nella prima metà del Cinquecento e mostra importanti esempi di stile barocco a seguito della sua ristrutturazione avvenuta verso gli ultimi anni del Settecento, la torre romanica è risalente al XIII secolo, al suo interno, affreschi del Trecento, una pala del 1524, opera di Giacomo Santoro e il presepe monumentale realizzato da Giannicola Mariani. Da visitare la Santissima Annunziata, edificio religioso dalla imponente mole del Seicento e il Palazzo Forani. Il tutto circondato da uno skyline che domina la valle del Tevere e il monte Soratte e condito dall’ottima cucina della Sabina.
Ebbene, in questo scrigno di storia, di circa 1200 abitanti, ha aperto i battenti una sala di registrazione e produzione di musica metal, il Kate Nord Creations di Johanna Sofia Maria Andersson, finlandese di nascita e italiana di adozione, che qui ha trovato la sua ispirazione. Si è avvicinata alla musica a 7 anni suonando il pianoforte per passare a 14 anni al canto lirico, fino alla “scoperta” del metal. Al Kate Nord Creations sarà possibile produrre dischi, effettuare studio session, reamping, editing, mixing, mastering, voiceover.
Previsto anche il servizio di registrazione di concerti dal vivo, registrazione di audiobook, podcast, spot pubblicitari e corsi formativi per chitarristi e cantanti. Il sogno di Kate si realizza grazie al supporto del Vivaio di impresa della Fondazione Varrone, attivo a Rieti dal 2019, un incubatore di progetti e sogni attraverso percorsi personalizzati in cui viene valutata un’idea di impresa e la possibilità di accedere ai bandi e ai benefici del momento.
Un servizio importante che ha aiutato la nascita di circa 20 nuove imprese, rivolto a giovani, donne, inoccupati che vogliano aprire una propria attività. Vivaio garantisce gratuitamente una consulenza e un percorso di creazione di impresa che va dai rudimenti amministrativi alla creazione del logo (per appuntamenti 0746 268160; uffici in piazza Vittorio Emanuele 14 D a Rieti: il martedì e il giovedì la mattina dalle 9,30 alle 13,30 e il mercoledì pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30). Al di là delle motivazioni personali, il desiderio di Johanna è quello di coinvolgere sia i giovani musicisti della zona che vogliono intraprendere un percorso professionale, sia altri professionisti locali.
“La musica è una passione di tanti, ma è una passione che va coltivata con i giusti strumenti e i luoghi adatti. Qui non esistono studi di registrazione, mentre è fervida l’attività musicale di diversi artisti. Creare un laboratorio specializzato in musica metal rende la nostra sala forse un po’ di nicchia ma richiamerebbe a Casperia tutti quei musicisti che cercano quei suoni particolari che altri studi non hanno, funzionando da elemento di richiamo”. Ma l’abbraccio del Medioevo con la modernità e l’innovazione non finisce qui, perché quella di Johanna è la seconda attività di Vivaio aperta nel borgo di Casperia. Il primo è stato lo Slow Living di Stefania Pochesci.
La sua rivoluzione gentile inizia dagli armadi, uno studio nel bosco e uno showroom nel borgo, che ha una lunga tradizione sartoriale. Collezioni Slow Fashion e accessori di alta manifattura ispirati alla natura, con tessuti di origine vegetale resi unici da design esclusivi, ecosostenibili e cruelty-free.
L’idea scaturisce dalla volontà di unire ecosostenibilità, moda, grafica, arte e ricondurla allo stesso tempo al territorio, con la creatività che esprime amore per la natura, il design, l’artigianato: arte, moda e natura tenute insieme dal filo della gentilezza, vivendo con i tempi della natura, tornando alle cose fatte bene, con cura e tempo. Il packaging è ridotto al minimo, una busta compostabile stampata con inchiostri certificati e anch’essi compostabili. Con il packaging delle scatole di cartone, quando necessarie, si sostiene la riforestazione con il progetto “Pianta un albero” che assicura sempre di piantare più alberi di quelli utilizzati per realizzare gli imballaggi. Due motivi in più per venire a visitare Casperia lasciandosi ispirare dalle nuove attività.
Francesca Sammarco
Nell’immagine di copertina, il meraviglioso borgo di Casperia, in Sabina
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