CASALETTO SPARTANO (Salerno) – Per tutti coloro che amano il contatto con la natura, quella selvaggia e incontaminata, c’è un luogo, nel cuore del Cilento, che offre uno spettacolo di rara bellezza. A Casaletto Spartano (uno dei comuni dell’area a sud del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni), si trovano le Cascate di Venere.

Alimentate dal fiume Bussentino, affluente del Bussento, le cascate, in un vortice di luci, suoni e colori, formano vasche naturali nel letto del fiume. Tante le attrazioni presenti sul posto, dai sentieri naturalistici, alla presenza di un vecchio mulino ad acqua, dai ponti in legno e in pietra all’area pic-nic , munita di casette in legno. E’ possibile usufruire del bike-sharing che consente l’utilizzo di biciclette per lunghe passeggiate. Il nome delle Cascate di Venere è dato dalla presenza della pianta Capelvenere, una felce sempreverde, le cui piccole foglie dal margine dentellato e dall’aspetto leggero e vaporoso, ricordano i capelli di una donna. La pianta vive attaccata alla roccia, ma con radici ben salde nell’affascinante mondo dei miti greci.

Si narra che la dea Venere, arrivata in questo posto magico, attratta dall’armonia della natura, avesse deciso di fermarsi per godere della bellezza del luogo. Qui, però, un giovane, ammaliato dalla dea, in particolare dalla bellezza dei suoi capelli scintillanti, durante la notte, mentre lei dormiva, le tagliò la fluente chioma dorata. Al risveglio, furiosa per il torto subito, Venere trasformò i capelli in acqua, fino a far quasi affogare lo sprovveduto. Ma la dea della bellezza e dell’amore, intenerita dal gesto dell’incauto adulatore, decise di graziarlo e lo trasformò in una pianta: la Capelvenere, appunto.

Le Cascate di Venere, uno dei tanti luoghi magici e straordinari che promuovono e raccontano la bellezza del territorio campano.

Amalia Ammirati