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Carta stampata e web: chi sale e chi scende

di | 2018-03-11T20:21:44+01:00 12-3-2018 6:15|Attualità, Cultura, Top Blogger|0 Commenti

Chi sale e chi scende nella classifica delle vendite dei quotidiani italiani. A gennaio bene il Corriere della Sera, Avvenire, Il Giorno. In calo Repubblica, Sole 24 Ore, Stampa, Corriere dello Sport e Tuttosport. La graduatoria riguarda la diffusione carta+digitale elaborata da Primaonline.it sui dati Ads. Graduatoria realizzata comparando il dato di gennaio con quello del mese di dicembre.

Va detto subito che tra i quotidiani che hanno mostrato un incremento percentuale medio salta all’occhio L’Avvenire con un 6,94 % (112.843 copie). A seguire Il Giorno con il 3,78 % (47.009 copie), Il Corriere della Sera con l’1,20 % (293.201) e Il Resto del Carlino con il 0,70 % (97.329 copie). Salgono, anche se di poco, Il Messaggero, 0,57 % (103.545 copie) e La Nazione, 0,11 % (70.613 copie). Calano le vendite dei giornali sportivi. Dal Corriere dello Sport con una percentuale negativa del 5,41 % (76.199 copie) a Tuttosport -4,73 % (48.337) e alla Gazzetta dello Sport con un -0,79 % (161.503).

Tra i quotidiani non sportivi, record del trend negativo per La Repubblica che perde il 3,87 % (202.665 copie). Poi c’è Il Sole 24 Ore con l’1,44 % (172.506 copie) e La Stampa – 1,06 % (164.391). Il Giornale perde lo 0,17 % (57.883 copie), Il Gazzettino perde lo 0,20 % (57.740), Il Fatto Quotidiano è a – 0,36 % (43.839 copie).

Tra i settimanali da segnalare l’eccezionale salto in avanti de L’Espresso con un +91 % (278.323 copie). Tutti gli altri, a esclusione di Oggi (+12,01 %, 262.001 copie) e di Nuovo (+5,22 %, 201.807 copie), sono in perdita. Tra i mensili (mese di dicembre) guadagnano solo Touring (+10,16 %, 226.448 copie), Glamour (+1,14%, 136.199 copie), Cucinare (+ 6,78%, 120.779 copie) e Amica (+1,47%, 97.168 copie).

Considerazioni finali. Tra i quotidiani cresce L’Avvenire, giornale cattolico che negli ultimi tempi si è caratterizzato per la sua posizione apartitica e soprattutto per aver saputo affrontare i temi che più interessano alla gente. Senza mai scendere in quel politichese che non spiega ma confonde. Le pensioni, il lavoro, l’assistenza sanitaria, la tutela ambientale, la solidarietà e l’accoglienza: forse è questo che vogliono i lettori.

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