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Carnevale tra coriandoli e tanti dolci della tradizione popolare

di | 2020-02-06T19:40:54+01:00 9-2-2020 6:20|Enogastronomia, Sezione 5|0 Commenti

VITERBO – Il Carnevale è per eccellenza una festa allegra e colorata. Secondo le tradizioni più antiche, sulla scia dei saturnali romani, è il periodo in cui il caos prende temporaneamente il posto dell’ordine costituito e sembra essere stata creato apposta per i bambini, i quali da sempre amano travestirsi e mascherarsi in tutti i modi possibili. Per le strade ci sono folle da sagra, odore di frittelle: un concentramento di bambini che mettono a dura prova la pazienza di genitori e nonni vestiti da orsetti, fatine, robot, damine, folletti, maghetti, intabarrati con sciarpe di lana. Le domeniche delle famiglie costrette, loro malgrado, a passeggiare e a seguire i carri allegorici che sfilano lungo strade e piazze in technicolor da ponente a levante. Trombette e spray, tanto ogni scherzo vale.   Pomeriggi di passione durante il quale  vengono celebrate feste in maschera, sfilate di carri allegorici ed eventi da non perdere, pomeriggi durante i quali genitori e nonni vengono tirati per la giacca per vedere da vicino esibizioni varie oppure questo o quell’altro carro.

Le frittelle di Carnevale

Carnevale oltre ad essere divertimento e allegria, è anche tradizione, che ritroviamo nelle tante maschere che riescono a colorare e rallegrare l’atmosfera di questa festa così divertente. L’Italia ha una grande ricchezza di personaggi regionali di Carnevale nati da diversi contesti: dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, o create come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. Le maschere associate al Carnevale in generale, hanno il compito di scacciare l’inverno e di aprire la strada per l’arrivo della primavera. Costumi tradizionali, storici, ma anche vestiti più originali, la scelta è davvero vastissima. L’emblema del carnevale sono i coriandoli che vengono lanciati in aria o sulle persone e svolazzano qua e la, durante questa particolarissima e gioiosa festa per animare le sfilate.

Le castagnole

Grandi e piccini si divertono nel lanciare coriandoli colorati ma quando e perché è nata quest’usanza di lanciare i coriandoli durante le festività carnevalesche? La storia dei coriandoli ha origine antiche, nacque in Italia e viene fatta risalire ai festeggiamenti del Rinascimento. I coriandoli sono stati nel corso dei secoli il sostituto snaturale del lancio dei confetti; in alcuni eventi, infatti, è proprio durante le importanti feste dell’epoca e i matrimoni che si usava lanciare confetti ripieni di semi di coriandolo (spezia usata sia in cucina che in erboristeria). Successivamente al posto al posto dei confetti di coriandolo sarebbero poi state usate palline di gesso colorato, più economiche e variopinte. La sostituzione del gesso con la carta risulta molto più recente e, di nuovo, sarebbe una invenzione tutta italiana.

Il Carnevale è proprio un’occasione speciale in cui si può anche fare uno strappo alla regola e godersi qualche momento di dolce allegria stuzzicando le prelibatezze tipiche di questo periodo in cui, passando dalle pasticcerie e dai panifici, si rimane catturati dal profumo delle prelibatezze dolci tipiche di questa festa. Le castagnole, le chiacchiere e le ciambelle sono diffuse in tutta Italia, poi dal meridione arrivano gli struffoli e le zeppole, ed invece dalle regioni del nord arrivano le frittelle di mele. Queste sono solo alcune delle ricette dolci di carnevale più famose. Molti dolci sono lievitati, altri no, ma quasi tutti sono fritti.

La pignolata glassata

La tradizione dei dolci di carnevale è molto ricca e, in diversi casi, risale ai tempi dell’antica Roma, se non addirittura, nel Sud Italia, alla Magna Grecia. Ancora oggi è consuetudine, in numerosi ristoranti italiani, al termine del pranzo e della cena, portare in tavola un vassoio di dolci carnevaleschi, preparati in gran quantità dai fornai e dai pasticceri, ma anche in moltissime case, dove si vive la tradizione come legame con la storia. Tra i dolci di Carnevale più buoni da cucinare spiccano senz’altro le note castagnole, una ricetta tipica di alcune regioni del centro Italia conosciute per le varianti molto apprezzate. Le castagnole, chiamate anche strufoli, si possono fare fritte o al forno, oppure ripiene di cioccolato o semplicemente ricoperte di zucchero. La versione light è particolarmente apprezzata negli ultimi tempi.

Le chiacchiere di Carnevale

Un altro dolce tradizionale di Carnevale sono le famose chiacchiere, di origine romana ma che nel corso dei secoli si è diffuso un po’ ovunque differenziandosi per il nome. Ad esempio, in Liguria le chiamano bugie, cenci o crogetti in Toscana o frappe nel Lazio e Umbria. Anche nel caso delle chiacchiere di Carnevale, le varianti abbondano: oltre a quelle fritte, sono di moda quelle al forno e ultimamente la versione senza glutine. Gustosissimi sono anche i bomboloni o krapfen, diffusi in Trentino Alto Adige, ripieni di crema e fatti fritti. Celebri risultano le zeppole, diffuse a Carnevale al Nord e Centro Italia, mentre al Sud vengono mangiate per la festa di San Giuseppe. La versione carnevalesca le vuole fritte e spolverate di zucchero, quella meridionale, le prevede ricoperte di crema. Innumerevoli le altre varianti italiane di questo dolce della tradizione, come quella sarda che le chiama zippulas o frisjoli, ad esempio.

Tra le ricette dolci di Carnevale spiccano anche gli arancini di Carnevale e la cicerchiata, con origini umbre e marchigiane, i tortelli di Carnevale che provengono da Milano o le celebri tagliatelle di Carnevale, una ricetta originale dell’Emilia Romagna. Altrettanto gustosa, se amate i piatti della cucina siciliana, è la pignolata glassata, mentre un dolce veneziano coi fiocchi è sicuramente la fritola, che come dice il nome stesso è una sorta di pallina fritta con pinoli e uvetta. Infine i ravioli dolci di Carnevale con la ricotta e le frittelle di mele e uvetta. Dopo pranzo o dopo cena, a colazione o a merenda un bel tour di dolci di tradizione carnevalesca, al forno o fritti, sono la vera chicca della festa più matta e variopinta dell’anno.

Le zeppole marchigiane

Oltre a travestimenti e trucchi originali ed eccentrici, che consentono senza dubbio di dare libero sfogo alla fantasia e creatività, bisogna ammettere che l’aspetto forse più affascinante di questa ricorrenza è fare una bella scorpacciata di chiacchiere, castagnole, fregnacce e altre gustosissime ricette. Il Carnevale è un momento caratteristico dell’anno che ci fa, tra l’altro, uscire dall’inverno per introdurci nella primavera, e tutto questo attraverso la partecipazione a feste di paese, sfilate di carri mascherati, preparazione di dolci tipici che, insieme alle maschere, sono l’elemento imprescindibile dei festeggiamenti del Carnevale le cui ricette della tradizione popolare addolciscono le sfilate e le feste, un clima a base di eccessi e piaceri tipico di questo periodo.

Adele Paglialunga

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