Tuttora infatti ella si presenta in scena, come il 24 luglio al Magna Grecia Award & Festival di Gioia del Colle, nella performance “Carla Fracci: in punta di piedi sul tetto del mondo”, o ancora nel “Festival della Danza e delle Danze” (20-22 agosto a Nepi), ideato e diretto da Maria Pia Liotta e Paolo Tortelli. Questo Festival ha premiato ballerine e coreografi mondiali: Luciana Savignano, Lorella Cuccarini, Micha van Hoecke ed ancora lei, Carla Fracci, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Nepi. Soprattutto ha interpretato il brano coreografico di Menegatti “Romanza per violino” con parole di Madre Teresa di Calcutta, previsto anche per l’attrice e cantante Alma Manera.

Sì, la Fracci non ha mai voluto lasciare il palcoscenico, nella ferma convinzione di potere dare ancora molto ad esso e alla danza (ne era persuaso anche il grande Béjart), pur nei limiti imposti dall’età. L’ultima (ma non sarà l’ultima…) premiazione alla carriera, questa fata della danza la ha avuta il 19 agosto al Senato della Repubblica, dalla presidente Casellati entro il settore Senato&Cultura, che ha offerto anche uno spettacolo di giovani talenti, fra cui Nicoletta Manni, stella della Scala.

Immensa danzatrice, Carla Fracci è ormai nel mito: né mai potrà essere superata nel difficile, irraggiungibile repertorio romantico, in cui incarnò come nessun’altra la smaterializzazione corporea e la spiritualità del Romanticismo. In questa stella, il Creatore ha veramente palesato e rivelato se stesso. Fracci forever, per tutti noi.