Quando è arrivato Rodolfo, Patrizia era al quinto di mese di gravidanza. Il periodo più bello e affascinante per una donna che sta per diventare mamma. Ma Rodolfo non avvisa e non dà scampo: si presenta e basta. E quindi bisogna avere per forza a che fare con questo ospite inatteso e nient’affatto gradito. Ma chi è questo maleducato che arriva all’improvviso senza nemmeno essere stato invitato? Il nome scientifico è: carcinoma al seno. Un tumore, un cancro. Una maledizione.
Patrizia vive a Napoli e di cognome fa Pilato. Ma lei non se ne è affatto lavata le mani: innanzitutto ha deciso che quella malattia non l’avrebbe chiamata col suo nome, ma l’ha ribattezzata appunto Rodolfo; poi si è detta che mai e poi mai avrebbe interrotto la gravidanza per pensare soltanto a quell’ospite arrogante e pericoloso: anzi, lo avrebbe combattuto e sconfitto insieme al bimbo che portava in grembo. A proposito, anche in quel caso il nome era già deciso: il piccoletto si sarebbe chiamato Federico. Quindi ha fatto un discorso molto chiaro al compagno: “Se vuoi, te ne puoi pure andare adesso perché qui nessuno sa come può andare a finire…”. La risposta è stata una proposta di matrimonio che è stato puntualmente celebrato prima che nascesse Federico.
Patrizia, mentre faceva tutti questi ragionamenti e discorsi, doveva combattere contro Rodolfo e in questa battaglia è stata sostenuta e aiutata dai medici e dallo staff sanitario del reparto di oncologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove avevano già avuto a che fare con situazioni simili. “Nella nostra struttura – spiega il primario Fernando Riccardi – abbiamo seguito diverse donne, anche giovanissime, che hanno avuto la diagnosi di tumore in gravidanza”.
“A Patrizia – continua – abbiamo proposto di iniziare una chemioterapia pre-operatoria, con particolari accorgimenti per non interferire sulla gravidanza e sul feto, per poi passare al parto. Intorno alla 36esima settimana abbiamo indotto il parto e subito dopo Patrizia ha potuto riprendere la chemioterapia per altre 4 somministrazioni e dopo un mese è stata operata. Abbiamo visto Federico nascere sano e salvo ed è stata un’emozione fortissima”.
“Non mi sono mai arresa – sottolinea Patrizia– ho fatto tutto quello che si doveva fare per proteggere mio figlio e alla fine ce l’abbiamo fatta: Federico è nato e sta bene e io ho potuto continuare le mie cure“. Il parto prematuro non ha assolutamente inciso sulla salute del bimbo che ha dovuto trascorrere il primissimo periodo della sua vita nell’incubatrice, ma la sua mamma non lo ha lasciato per un attimo e tutti i giorni ha trascorso tanto tempo con lui stringendogli la mano. “Avrei velocizzato le mie cure interrompendo la gravidanza ma non ho mai avuto dubbi in merito – conclude la signora Pilato –. Ho affrontato tutto questo pensando a mio figlio quindi è stato un bene che sia successo in questo momento anche se il periodo della gravidanza è il più bello della vita per una donna e per me lo è stato in parte. Però mi ha dato la forza giusta per poterlo affrontare“.
Patrizia ha scoperto di avere un tumore un annetto fa e adesso ha quasi finito le cure: stanno bene sia lei che Federico. E oggi si può bene dire che il duo Patrizia-Federico ha battuto senza pietà il vile e scostumato Rodolfo.
Buona domenica e soprattutto viva la vita.
Nell’immagine di copertina, Patrizia Pilato con il piccolo Federico (foto tratta da Il Riformista)
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