VITERBO – Ci siamo lasciati alle spalle, ormai da qualche giorno, la notte del Capodanno 2020 e il bilancio delle vittime dei festeggiamenti, solo guardando il bollettino dei dati italiani, parla di un morto e 204 feriti, tra cui 43 minorenni. Una vera e propria guerra considerando che alcuni tra i feriti hanno riportato amputazioni importanti, altri invece hanno avuto gravi lesioni agli organi visivi.
Eppure la notte di Capodanno racchiude in se i più buoni propositi e tutti i sentimenti del mondo. Segna la fine netta di un periodo del passato e dopo appena un secondo l’inizio di un nuovo futuro fatto di speranza. È la notte delle bollicine e dei brindisi, degli abbracci e degli auguri. È la notte degli amici e delle feste, dei balli e dei concerti, degli eccessi e dei divertimenti. È la notte di chi sogna e chi promette, di progetti e tradizione. È la notte di chi ama e chi tradisce, di affetti e trasgressioni. È la notte di chi nasce e di chi muore e di chi vuole un futuro migliore. È la notte delle riflessioni e dei ricordi, delle persone che ti mancano. È la notte di chi è solo e malinconico.
È la notte di chi lavora mentre vorrebbe essere altrove. È la notte di medici e infermieri, di chi soffre e di chi lotta, di malati e abbandonati. È la notte di chi veglia e ci protegge, di chi scappa e chi rincorre, di botti e di paura, di balordi e Polizia. È la notte più folle e più vissuta dell’anno. È la notte dove tutto cambia e nulla cambia. È la notte che solo al mattino sai se è stata una bella notte. È la notte che si vive come se le altre notti non fossero uguali. Buon Anno.
Paolo Paglialunga
Paradossale essere ridotti a sperare in cambiamenti epocali in quella notte …..fa tristezza il generale far finta di non capire che l’unica cosa che si può cambiare in quella notte è solo il.nostro momentaneo atteggiamento…..
Triste ma necessario questo nostro permettere che la superficialità l’esteriorità prevalgano sulla ragione …necessario lasciarci bendare dalla fantasia e permetterre a questa di farci tornare bambini per poche ore
Ci sono così poche occasioni per lasciarsi andare che anche l’illusione diventa priorità