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Calciatori incontrano bambini in difficoltà: quante emozioni

di | 2024-12-19T19:07:08+01:00 22-12-2024 0:25|Attualità, Sezione 6|0 Commenti

VITERBO – Un pomeriggio intenso e carico di emozioni ha coinvolto i calciatori della Sorianese (società che milita nel campionato di Eccellenza laziale) e il loro allenatore, Stefano Del Canuto, in visita ai piccoli pazienti della Casa di Cura Villa Immacolata. L’iniziativa, promossa dal fisioterapista Simone Vecchiarino, ha portato un momento di gioia e spensieratezza ai bambini impegnati in percorsi di riabilitazione, trasformando una giornata qualunque in un evento speciale per tutti i presenti. Ad accogliere gli atleti, un gruppo di giovani pazienti che, nonostante le difficoltà quotidiane legate ai disturbi del neurosviluppo, ha mostrato una grande curiosità e voglia di interazione.

Il clima che si è creato è stato subito di complicità: tra scambi di battute, giochi e racconti legati alla passione per il calcio, i giocatori sono riusciti a regalare momenti di autentica leggerezza. Non si trattava solo di una semplice visita: il messaggio che ha attraversato la giornata è stato quello dell’importanza del supporto umano nel processo di cura e riabilitazione.

Lo ha ribadito la dottoressa Luisa Lopez, medico responsabile dell’età evolutiva del centro, durante un intervento che ha dato maggiore spessore all’iniziativa: “Qui ci occupiamo della riabilitazione di bambini con disturbi che riguardano ogni area dello sviluppo: dal linguaggio alle competenze motorie, dalle difficoltà di apprendimento alle problematiche legate a condizioni genetiche. Ogni percorso è costruito su misura, grazie alla collaborazione tra ASL, famiglie, insegnanti e figure professionali come istruttori sportivi. Il nostro obiettivo è considerare il bambino nella sua interezza, lavorando in sinergia sulle sue competenze per aiutarlo a esprimere al meglio il proprio potenziale”.

Il valore aggiunto dell’iniziativa è stato proprio questo intreccio tra sport e riabilitazione, sottolineato anche da Simone Vecchiarino: “Lavorare con i bambini è un’esperienza che arricchisce. Ogni giorno, anche nelle difficoltà, riescono a darti una lezione di forza e positività. Eventi come questo non solo fanno bene a loro, ma anche a noi, ricordandoci quanto sia importante la condivisione”.

Tra i protagonisti della giornata, anche i giocatori della Sorianese hanno voluto raccontare le proprie sensazioni. Nicolò Valentini ha descritto l’esperienza come “bellissima e formativa”, sottolineando come l’incontro abbia lasciato un segno profondo: “Questi bambini ci hanno insegnato tanto, soprattutto ad apprezzare ogni momento della vita. Tornare a casa con questa consapevolezza è qualcosa di inestimabile”. Sulla stessa linea, Gianluca Polidori ha condiviso il proprio entusiasmo: “È incredibile vedere come, nonostante le difficoltà, i bambini riescano a sorridere e a trasmettere forza. Questa esperienza è stata un dono”.

Anche mister Del Canuto ha espresso il proprio pensiero, definendo l’iniziativa “un momento di grande crescita personale”. Le sue parole hanno evidenziato come, al di là del rettangolo verde, il calcio possa diventare uno strumento per creare connessioni umane significative e riflettere su valori universali come la resilienza e la solidarietà. La giornata si è conclusa con la promessa di nuovi incontri e con il sorriso stampato sui volti di tutti: bambini, famiglie, operatori sanitari e calciatori.

L’intreccio tra sport e umanità ha dimostrato ancora una volta la sua forza, trasformando un gesto semplice in un’esperienza che resterà nel cuore di chi l’ha vissuta. Non solo un evento, ma un ponte verso nuove occasioni di condivisione e crescita reciproca.

Alessia Latini

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