FIRENZE – La proiezione dell’anteprima dello spin-off dei Transformers porta una importante novità: la nota saga sembra aver preso una deviazione. Da un eccellente script di Christina Hodson e con una fenomenale regia di Travis Knight, Michael Bay si trova tagliato fuori dal set, ma incluso come producer, di uno dei film che porta avanti, o per meglio dire indietro, la storia della sua saga.
Ambientato nel 1987, racconta l’incontro tra una ragazza ed un robot alieno soprannominato Bumblebee, gli avvenimenti riportano alla mente E.T. (la pellicola diretta da Spielberg), dalla quale riprende atmosfera e intimità tra i due protagonisti. Al tempo stesso ricuce le critiche del pubblico, alimentate dall’ipotesi che Bumblebee si trovasse sul pianeta terra già da tempi antichi prendendo parte alla guerra contro i nazisti, dimostrandosi un feroce combattente. Potrebbe quindi rivelarsi una geniale trovata commerciale, che vuole far leva sull’empatia del suo pubblico, travestendo il maggiolino giallo, di paura e insicurezza. Il robot arriva sulla terra per scappare dalla guerra con i Decepticon, che non tardano a localizzarlo raggiungendolo sul nostro pianeta.
Spettacolari le sequenze di lotta tra Bumbleebee, considerato pericoloso dagli umani, e i Decepticon, i quali riescono a convincere i militari che la vera minaccia è l’amico dagli occhi azzurri della protagonista, che lo affiancherà costantemente fino alla fine.
Il film avvicina grandi e piccini, unendo due generazioni lontane ed evidenziando il legame creatosi tra i due protagonisti, grazie alle storie pregresse: una solitaria ragazza appassionata di auto e un robot impaurito sfuggito alla guerra che ha distrutto il suo paese.
Boris Zarcone
Nell’immagine di copertina, una scena del film
Congratulazioni