VITERBO – Un tempo per scegliere un libro gli amanti della lettura entravano nelle librerie e trascorrevano pomeriggi interi tra scaffali pieni di libri, sbirciando qualche paragrafo e sfogliando pagine inebriati dall’aroma fresco della nuova carta e dell’inchiostro appena impresso nell’attesa di trovare il giusto genere da leggere. Un tempo per aiutare gli amanti della lettura  a scegliere un buon libro c’era il libraio, figura di riferimento, a cui chiedere consigli sul romanzo in grado di toccare le giuste corde, o sul giallo più intricato da leggere con l’attitudine di un detective.

Oggi  tutto è cambiato: infatti, per aiutarci a cercare un libro sono arrivati i book influencer. Corteggiati dalle case editrici per la loro capacità e bravura di saper promuovere e determinare un lavoro editoriale, questi personaggi riescono, grazie alle recensioni sui social network, a trasformare un libro in un vero e proprio bestseller trasferendo conoscenze e professionalità in un settore fatto di aziende che richiedono competenze e ruoli specifici. Ma chi sono in realtà i book influencer e che ruolo svolgono nell’editoria? Più di semplici lettori appassionati, i book influencer sono comunicatori curiosi che sanno conciliare il mondo analogico con quello digitale riuscendo a stimolare i loro follower alla lettura rivolgendosi a loro con affabilità, stimolando un dialogo diretto sui social rispetto ad un libro o ad un autore e invogliando, in questo modo, le persone a comprare libri.

“Star” dell’editoria, veri e propri influencer letterari,  hanno creato un lavoro nato quasi per caso che ha riscosso nel tempo successo e approvazione grazie proprio alla capacità di comunicare e raccontare libri. I book influencer non si limitano però solo a raccontare i libri ma giocano anche con la parte visiva e quindi con le immagini indicando che il vero e proprio valore aggiunto della promozione dei libri è la cornice visiva con cui il libro viene sponsorizzato. L’idea di fotografare libri, di parlarne attraverso i video sfruttando la simpatia, l’ironia, i colori avvicina le persone verso un mondo che, purtroppo, negli ultimi tempi, è stato abbandonato.

Allargando il discorso della lettura scopriamo di fatto che gli italiani leggono poco e che, invece, trascorrono moltissime ore della giornata sui social per cui gli utenti, soprattutto i ragazzi, imbattendosi nei profili dei book influencer possono riuscire ad eliminare l’enorme divario che li separa dalla lettura consentendo di riscoprire l’importanza dei libri. Un “potere” sicuramente di grande responsabilità che spinge le case editrici a prendere in considerazione queste figure; solo il tempo constaterà l’impatto effettivo che esse hanno avuto sul mondo della lettura.

Adele Paglialunga