Anche piccolo è bello. Anzi, soprattutto. Perché “avremo sempre Parigi. E Amsterdam, Berlino e Roma. Ma il cuore dell’Europa si trova spesso nelle sue piccole città, non solo nelle sue vivaci capitali”. A certificare una verità indiscutibile, della quale capita talvolta di non tener sufficientemente conto, è Forbes, la famosa rivista internazionale americana che, proprio per dare il giusto risalto ai comuni meno popolosi ma non per questo meno affascinanti, ha stilato una graduatoria con le dieci piccole città più belle d’Europa.
Nella prestigiosa lista trova spazio anche Bolsena, che dà il nome all’omonimo lago di origine vulcanica (il più grande del Vecchio Continente) in provincia di Viterbo: 3700 abitanti (d’estate si raddoppiano per la consistente presenza di turisti soprattutto provenienti dal Nord Europa e, in particolare, dalla Germania) che, anche in virtù delle lungimiranti politiche attuate dalle amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni, hanno ottenuto il riconoscimento per il lavoro di tutela ambientale, di valorizzazione della storia e delle tradizioni e per aver difeso e preservato il territorio.
Le altre cittadine premiate sono Bibury in Inghilterra, Bonifacio in Francia, Cesky Krumlov in Repubblica Ceca, Cochem in Germania, Ericeira in Portogallo, Hall in Tirol in Austria, Reine in Norvegia, Ronda in Spagna e Sibiu in Romania. “Queste dieci gemme dimostrano che piccolo può essere bello”, certifica ancora Forbes che, nello specifico, attribuisce a Bolsena meriti particolari “per il suo patrimonio artistico, paesaggistico e culturale”. Aggiungendo che si tratta di “un borgo nel Viterbese, nel nord del Lazio, che ha molto del fascino della Toscana, ma meno folla. Ha un centro storico ben conservato e imponenti chiese, palazzi e piazze. Il vicino lago è poi ottimo per nuotare e con una fornitura costante di pesci d’acqua dolce”.
“C’è grande soddisfazione e grande orgoglio in questo riconoscimento – afferma il sindaco Paolo Dottarelli -. Un risultato che è sicuramente frutto di un lavoro che dura da 25 anni nel territorio. Con un’attenzione alle varie infrastrutture, alla cura dell’ambiente, alla salvaguardia della nostra storia e della nostra cultura. Questo riconoscimento è quindi anche un premio per quanto fatto negli anni a Bolsena”. “Siamo anche orgogliosi perché nella classifica rappresentiamo l’Italia in Europa – aggiunge il primo cittadino -. Siamo l’unico paese in Italia sotto i 5 mila abitanti a ricevere questo riconoscimento. Bolsena merita il premio grazie ai tanti investimenti fatti e a una politica di difesa del territorio e di difesa dell’ambiente. Un percorso che valuta la nostra storia, ma anche la conservazione dei nostri edifici e la riqualificazione del lungolago, delle strade e delle piazze. Un grande lavoro per creare e potenziare servizi”.
“Senza dimenticare – conclude Dottarelli – che questo risultato valorizza l’intero territorio perché l’apprezzamento del turista per il nostro paese è anche un apprezzamento per la Tuscia. Credo che sia importante puntare su questi risultati e fare sinergia tutti insieme. Questo riconoscimento ci inorgoglisce e ci serve anche da stimolo. Per crescere ancora e migliorare”.
Bolsena non è solamente lago, strade e piazze accoglienti e adornate da migliaia di curatissime ortensie, servizi puntuali, pulizia accurata, clima mite e ristorazione di qualità. Ci sono una serie di monumenti e strutture di assoluto pregio. In primis, la Basilica di Santa Cristina, in stile romanico, che conserva opere di Benedetto Buglioni, il polittico di Sano di Pietro e una cappella affrescata nel 1498 da Giovanni de’ Ferrariis da Mondovì. E ancora la Cappella del Miracolo (1639): costruzione barocca, ultimata nelXIX secolo. Il miracolo si riferisce all’ostia che nel 1263-1264 fece sgorgare, secondo le cronache del tempo, una notevole quantità di sangue. Le prove del miracolo furono portate a Orvieto e consegnate a Papa Urbano IV, che dopo aver preso visione delle tracce del miracolo, istituì la festa del Corpus Domini. L’interno è caratterizzato da un altare con un ciborio molto antico ed una pregevole statua in omaggio a Santa Cristina, attribuita a Buglioni. I festeggiamenti sono fissati ogni anno il 23 e 24 luglio e sono caratterizzzati dalle numerose infiorate che tappezzano le strade cittadine.
Tra le architetture civili, da segnalare Palazzo Monaldeschi della Cervara, storica costruzione su tre livelli visitabile. Nei sotterranei una piccola sezione museale all’interno di una cantina storica. Al primo piano alcuni ritrovamenti del periodo villanoviano. Al terzo, ed ultimo piano, una sala conferenze, una terrazza panoramica e la teca di un relitto bellico risalente alla seconda guerra mondiale; Palazzo del Drago: costruito su disegni degli architetti Simone Mosca e Raffaello da Montelupo intorno alla metà del XVI secolo è uno dei palazzi cinquecenteschi meglio conservati del Lazio e conserva al suo interno un ciclo di affreschi di epoca manierista; la Fontana di San Rocco che venne fatta erigere dal cardinale Giovanni de’ Medici: per i bolsenesi l’acqua che sgorga è miracolosa e ogni anno viene celebrata una messa con la benedizione delle acque (16 agosto).
In estrema sintesi, vale davvero la pena trascorrere le vacanze a Bolsena. Ma in tutta Italia ci sono centinaia di spendidi borghi che avrebbero meritato analogo riconoscimento e che allo stesso modo meriterebbero di essere visitati e vissuti. Spesso, basta percorrere poche decine di chilometri per immergersi in realtà affascinanti e purtroppo talvolta sconosciute. Per le vacanze esotiche c’è sempre tempo…
Buona domenica.
Nell’immagine di copertina, una veduta di Bolsena, inserita da Forbes tra i 10 borghi più belli d’Europa
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