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Blue Monday, arriva il giorno più triste dell’anno

di | 2022-01-21T12:24:13+01:00 23-1-2022 6:20|Attualità, Sezione 5|0 Commenti

FIRENZE – Il Blue Monday sembra l’evento giusto in questo periodo di inverno, ma è ormai da qualche anno un appuntamento fisso. È caduto il 17 gennaio 2022 ed è il cosiddetto “giorno più triste dell’anno” (dove blu significa triste, malinconico, depressivo) e, da diverso tempo, è una “festa” particolarmente sentita in tutto il mondo.

Ma non è sempre stato così, non è una ricorrenza che inizia nella notte dei secoli, ma è qualcosa di più prosaico relativo al mondo del marketing e della pubblicità. L’idea di un lunedì triste è nata nei primi anni 2000 da Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, che si interroga sulla possibile esistenza di una giornata particolarmente dannosa per l’umore delle persone. E cerca di inventare un’equazione complessa che identifichi il giorno più malinconico, concludendo che si tratta del terzo lunedì di gennaio.

La motivazione si nasconde nel fatto che in questo giorno siamo generalmente in pieno inverno, piove, nevica e fa freddo, il Natale è un ricordo del passato e il ritmo di lavoro, quando si deve recuperare il tempo perso durante le vacanze, è veramente pesante; inoltre, tutti i buoni propositi che sono stati espressi per il nuovo anno si dissolvono. Effettivamente il quadretto composto da Arnall sembra piuttosto deprimente.

La realtà è che da un punto di vista scientifico il lavoro di Arnall non ha molto successo: la sua università prende le distanze spiegando che si tratta di una pseudoscienza. Ad esempio, le condizioni meteorologiche non sono le stesse in tutto il mondo (non sono certo le stesse di Cardiff , dove in effetti piove sempre), mentre altri studi dimostrano che la neve può renderce felici le persone. E non ha nemmeno senso teorizzare scientificamente che i buoni propositi svaniscono proprio il terzo lunedì di gennaio.

L’idea, però, finisce nelle crepe del mondo pubblicitario e del marketing che abbraccia il “lunedì blu” e riesce nel tempo a farlo diventare una ricorrenza. C’è anche chi sostiene che la ricerca di Arnell sia stata commissionata da qualche agenzia pubblicitaria. Insomma, un espediente promozionale che non c’entra niente, che però piace ai magnanti del marketing tanto che nel 2005 Sky Travel sfrutta l’onda del Blue Monday per una sua campagna pubblicitaria, tra l’altro con un grosso errore: il lunedì blu non viene fissato nel terzo lunedì del mese, ma al quarto (nel 2022, il 24 gennaio).

Nasce così il primo lunedì blu, con l’invito a organizzare un viaggio per sfuggire alla malinconia e tornare di buonumore. E in pochi anni diventa un termine di calendario, bene o male riconosciuto in tutto il mondo.

Nonostante non ci sia un fondamento scientifico, la tradizione del Blue Monday prosegue imperterrita da anni, probabilmente il marketing continua a contribuire con i suoi slogan, ma sarà forse anche il fatto che la tristezza del terzo lunedì di gennaio viene sentita da molte persone nel mondo?

Boris Zarcone

 

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