TUSCANIA (Viterbo) – I club più importanti del calcio (ma anche quelli di altri sport) ce l’hanno da anni: si pensi alla zebra della Juventus, al diavolo del Milan, alla lupacchiotta della Roma. La Lazio poi ce l’ha in carne e ossa: l’aquila Olimpia che volteggia nello stadio prima degli incontri casalinghi del team biancoceleste. Si parla della mascotte, un simbolo che contribuisce al marketing dei club.
Stavolta però a dotarsi di una mascotte è una squadra dilettantistica della provincia di Viterbo, l’ASD Polisportiva Fulgur Tuscania che ha presentato “Billy”, simbolo del settore giovanile, oltre che naturalmente della prima squadra (che milita in Prima categoria). L’opera, realizzata dall’artista Arianna Campetelli e realizzata da Stefano Pasqualoni della Pool Grafica, lo sponsor ufficiale della società, nasce da un’idea del direttore sportivo Giulio D’Alessio che sta dimostrando la sua voglia di portare la Fulgur ad un livello superiore, non solo attraverso una importante campagna acquisti, ma anche lavorando a divertenti iniziative come questa, che migliorano l’immagine della società e soprattutto riescono a catturare l’immaginazione dei più giovani.
“Questa idea mi è piaciuta subito – sottolinea il presidente Vittorio Napoli- perché la mascotte è un simbolo che unisce ancora di più noi grandi con i più piccoli. Il nostro impegno maggiore infatti, è creare le migliori condizioni possibili per aiutare i ragazzi a divertirsi e fare sport all’aria aperta. In questo mettiamo tutta la nostra passione, perché attraverso lo sport anche noi riusciamo sempre a sentirci un po’ bambini”.
Nella foto di copertina, la presentazione di “Billy”
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