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Benvenuto Quarantena, miracolo della Natura

di | 2020-06-26T18:01:36+02:00 28-6-2020 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

TUSCANIA (Viterbo) – Cum mula peperit (cioè quando la mula partorirà), dicevano i latini. E si riferivano ad evento impossibile, a qualcosa che non si verificherà mai. Già, perché la mula è un animale ibrido, derivato dall’incrocio fra l’asino stallone e la giumenta del cavallo, ed è sterile per definizione. Ma la natura riserva miracoli che anche la scienza fa fatica a decifrare e a spiegare. Ma a Tuscania, in provincia di Viterbo, nella Fattoria di Redelmo e Luca Mattioli, appassionati allevatori di cavalli e muli da più generazioni, lo scorso 17 aprile, in piena emergenza Coronavirus, è nato invece Quarantena (e come avrebbe potuto chiamarsi…): la mamma è la mula Tuona, il papà l’asino amiatino Lampo.

Un caso rarissimo, eccezionale, che ha suscitato l’interesse dei ricercatori: Stefano Capomaccio, genetista del Centro di Ricerca del Cavallo Sportivo, e Maurizio Monaci, ginecologo del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, hanno avviato uno studio per comprendere come sia stato possibile. “Si tratta di un fenomeno molto raro – sottolinea il professor Monaci – perché il mulo è la prole ibrida tra una cavalla e un asino e dovrebbe essere sterile, ma in questo caso non è stato così”. “Un cavallo ha 64 cromosomi e un asino ne ha 62 – aggiunge il professor Capomaccio – e quindi un mulo rimane con 63, un numero irregolare che non può essere diviso in coppie. Ciò dovrebbe impedire a un mulo di riprodursi  Stiamo dunque indagando, con tecnologie all’avanguardia, le cause della inusuale gravidanza a livello molecolare. Forse la scienza riuscirà a spiegarci il perché Quarantena somiglia un po’ a un asino e un po’ a un mulo, ma non esattamente ad uno di essi”. 

“L’evento è così raro che i latini avevano coniato appunto il detto cum mula peperit –  spiega la dottoressa Alessia Ciaramelli, ippiatra e specialista in neonatologia che ha assistito madre e figlio nelle fasi del post partum -. Quando accadde in Marocco, le popolazioni locali temevano che segnasse l’inizio della fine del mondo o, come in un villaggio dell’Albania, che l’evento fosse la progenie del diavolo”. L’evento, per quanto inusuale, era stato notato anche dal filosofo e scienziato Aristotele: dal 1527, si contano in tutto il mondo solo 60 casi di mule che hanno partorito. Negli ultimi quaranta anni sono stati segnalati solo pochissimi casi comprovati: in Marocco nel 1984 e nel 2002, in Cina nel 1988, in Albania nel 1994 e in Colorado nel 2007.

Un miracolo della Natura avvenuto proprio nel periodo più difficile dell’ultimo secolo di storia dell’umanità. Sicuramente non un presagio di sventura, come si riteneva nell’antichità, ma più probabilmente proprio un segnale di rinascita e di speranza. In ogni caso, benvenuto Quarantena.

Nicola Savino

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