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Bellini Festival celebra il “Cigno di Catania”

di | 2024-09-22T02:38:17+02:00 22-9-2024 1:40|Sezione9, Spettacolo|0 Commenti

ROMA – Il Gala iniziale si è al Teatro Antico di Taormina il 20 settembre: poi il Bellini Festival, ideato nel 2009 e diretto dal regista e scenografo Enrico Castiglione, il 23 settembre – 189° anniversario della morte del compositore siciliano – si sposta a Catania, nei siti da lui più frequentati in vita nella città natale. Il festival poi si concluderà il 3 novembre, 223° anniversario della sua nascita.

Natalia Roman, soprano

Già il Bellini Opera Gala ci avrà fatto conoscere gli artisti, che dal 23 settembre daranno nuova vita a Bellini: il direttore dell’Orchestra del Festival e del Coro Lirico “Vincenzo Bellini” Pietro Valguarnera, indi il soprano moldavo belcantista Natalia Roman, famosa internazionalmente, e qui resa nota nel Festival belliniano del 2022. Insieme con lei, il tenore anch’egli belcantista Domenico Menini, ed il baritono Luca Simonetti, recente Lescaut nella “Manon” di Puccini del luglio scorso a Taormina.

Domenico Menini, tenore

Ecco alcune delle arie belliniane, che ascolteremo da otto delle dieci opere del Cigno di Catania: la prima da cui il Festival inizierà – “La straniera”, in due atti, che debuttò alla Scala di Milano nel 1829 – il 23 settembre verrà rappresentata a Catania al Teatro Metropolitan, d’intesa col Grand Opera di Fujian: ciò per estendere in Cina ad ampio raggio la conoscenza dell’arte di Vincenzo Bellini, cosa già iniziata con la “Norma”, che Enrico Castiglione nel 2023 portò a Shenzhen in Cina appunto, con la sua regìa e per la prima volta in assoluto.

Enrico Castiglione

A Catania, de “La straniera” ascolteremo “Sì, le sciogliete, o giudici”; da “Il pirata” invece “Sì, vincemmo e il pregio sento”: da “Beatrice di Tenda” avremo due arie, “Come ti adoro e quanto” e “Rimorso di lei”; da “I Puritani” infine ci verrà “Ah, per sempre io ti perdei”. Varie le ouvertures delle opere del giovane Vincenzo (morto ahimè, dopo una vita disordinata, a Parigi nel 1835 a soli 34 anni, per infezione intestinale): ma non poteva mancare, tra le più belle creazioni del Cigno di Catania, la bellissima “Casta Diva” dalla belliniana “Norma”, resa indimenticabile da Maria Callas.

Paola Pariset

Nell’immagine di copertina, il Teatro antico di Taormina, splendida location del Bellini Festival

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