//Si fa poco per bambini, giovani e anziani

Si fa poco per bambini, giovani e anziani

di | 2023-06-09T13:13:22+02:00 11-6-2023 6:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Bambini, giovani e anziani hanno bisogni e necessità diverse, è evidente. Ma è solare la costatazione che spesso nelle nostre città si fa poco (se non addirittura niente) per venire incontro alle esigenze di queste fasce di popolazione che maggiormente avrebbero bisogno di sostegni, aiuti, strutture, istituzioni che pensino a loro. Semplicemente servizi per chi vive momenti delicati della propria vità, caratterizzati da fragilità e insicurezze.

Una classifica elaborata dal Sole 24 Ore permette di scoprire quali sono le province con la migliore qualità di vita per fascia d’età. Il lavoro, pubblicato su Lab 24 e presentato in anteprima al Festival dell’Economia di Trento, è giunto alla terza edizione. La ricerca si basa su tre indici generazionali, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici: le classifiche misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche delle diverse generazioni.

Dall’indagine emergono divari territoriali piuttosto consistenti: l’Emilia Romagna, ad esempio, si posiziona in vetta alla classifica per la qualità della vita dei giovani e si piazza al terzo posto con Ravenna (e quattro città tra le prime 20 province) nella classifica che misura il benessere per i più piccoli. Gli anziani, invece, vivono meglio in Trentino Alto Adige con Trento e Bolzano in vetta alla classifica: un risultato ottenuto grazie alla spesa per alcuni servizi sociali, al basso consumo di farmaci e alla speranza di vita. Le due città, inoltre, hanno ottenuto buoni piazzamenti anche nelle classifiche per giovani e bambini. Nelle ultime 20 posizioni delle tre classifiche, invece, si trovano soprattutto le province del Sud con qualche eccezione: 5 province della Toscana si classificano tra le posizioni più basse per la qualità della vita degli anziani, mentre Roma è quart’ultima nell’indice dei giovani.

Oltre alla Capitale, anche altre grandi città hanno avuto un risultato negativo per gli under 35. Tra le ultime 30 classificate si posizionano Napoli (105), Palermo (101), Bari (88), Torino (83) e Milano (79). Qui la prestazione è influenzata dal costo degli affitti, spesso inaccessibili, che incidono sul reddito medio dichiarato per il 16%. Le province del centro e del Friuli sono quelle che hanno ottenuto i migliori piazzamenti per quanto riguarda la qualità di vita dei bambini (da 0 a 14 anni). Tra le prime dieci si trovano tre città toscane, tra cui Siena che si posiziona prima davanti ad Aosta. Firenze è quarta, mentre Arezzo chiude la top ten preceduta da Ancona. Per questa fascia d’età, il Sud Italia conferma alcune eccellenze, ma le ultime posizioni sono occupate soprattutto dalle province del Meridione. Cagliari, che ha la migliore performance, si posiziona al 31.posto della classifica. L’ultima è Crotone.

La Romagna si conferma un paese per giovani: sul gradino più alto del podio la provincia di Ravenna, seguita da quella di Forlì-Cesena e da Ferrara. Queste sono le tre città con la migliore qualità di vita per la popolazione tra i 15 e i 64 anni. Verona è l’unica provincia con meno del 10% di Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, sul fronte opposto si trova invece Caltanissetta con il 46%. A Cuneo, invece, si registra il più alto tasso di soddisfazione per il proprio lavoro, il maggior grado di insoddisfazione è a Taranto. Per quanto riguarda gli anziani (over 65), Trento si posiziona al primo posto per qualità della vita con ampio vantaggio su Bolzano e Fermo.

Nella top ten si segnala il terzetto lombardo con Sondrio-Cremona-Como dal quinto al settimo posto. Roma è 32esima. Se nella provincia di Asti si trova il maggior numero di posti letto disponibili nelle Rsa, il Sud, con Barletta Andria Trani, ottiene il primato per la minore quota di anziani che vivono soli. Foggia, invece, si distingue per la percentuale di infermieri e per il modesto ricorso a farmaci antidepressivi.

Numeri aridi eppure assai significativi perché si punta poco sulle future generazioni e non ci si cura abbastanza degli anziani che sono invece le fondamenta sulle quali abbiamo costruito la nostra società. Ci riflettano sopra i nostri amministratori e i nostri politici, invece di pensare esclusivamente a come garantirsi la rielezione al prossimo appuntamento elettorale…

Buona domenica.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi