Una manifestazione di affetto antichissima. Già, perché il primo bacio documentato della storia fu dato 4.500 anni fa, in Mesopotamia, almeno 1.000 anni prima di quanto ritenevano le precedenti ipotesi, che invece collocavano l’origine di questa usanza nell’Asia meridionale circa 3.500 anni fa. La notizia è stata pubblicata su Science, prestigiosa rivista statunitense. “Nell’antica Mesopotamia, che corrisponde all’attuale Iraq e Siria, si usava scrivere in caratteri cuneiformi su tavolette di argilla – spiega il ricercatore Troels Pank Arbøll, dell’Università britannica di Oxford -. Migliaia di queste tavolette di argilla sono sopravvissute fino ad oggi e contengono chiari esempi del fatto che il bacio era considerato parte dell’intimità romantica già nei tempi antichi, proprio come dei rapporti di amicizia e delle relazioni familiari”.
Il 13 aprile si è celebrato l’International Kissing Day, una delle giornale mondiali dedicate al bacio. Per questo gesto così semplice eppure così potente, c’è almeno un’altra data da segnare sul calendario, quella del 6 luglio in cui si celebra il World kiss day. Nel mondo esistono diverse altre giornate dedicate al bacio: negli Stati Uniti, per esempio, la Giornata nazionale del bacio si festeggia il 22 giugno, mentre in India cade il 13 febbraio, il giorno prima di San Valentino. Come che sia, qualunque giorno si scelga, non è mai inopportuno un evento che segna sin dalla nascita la nostra vita e quella delle persone che ci sono più vicine e più care. A proposito, la data di aprile (istituita nel 1990 in Gran Bretagna) celebra il bacio più lungo della storia, quello tra una coppia thailandese che durante una competizione si è baciata per 46 ore 24 minuti e 9 secondi, successivamente i due innamorati hanno battuto il loro stesso record baciandosi per 58 ore 35 minuti e 58 secondi e così è stata scelta la data del 6 luglio (ricordata come la giornata del bacio rubato, mentre il 13 aprile è quella del bacio legittimo).
Un gesto dai mille significati, che però assume anche un carattere scientifico: scambiarsi un bacio, infatti, può portare molti benefici per la salute. La ricerca scientifica sostiene infatti che baciarsi ha effetti positivi sul nostro corpo. Lo sostengono, ad esempio, i ricercatori della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research che, dopo uno studio pubblicato sulla rivista Microbiome, sono arrivati alla conclusione che il bacio rinforza le nostre difese immunitarie. Ma i ricercatori hanno anche dimostrato che, con un bacio appassionato di 10 secondi, si condividono circa 80 milioni batteri di 700 ceppi diversi che abitano di norma nella saliva e attivano le difese immunitarie, rinforzandole. Inoltre, scambiare saliva, ne aumenta il flusso, cosa che aiuta a mantenere sani bocca, denti e gengive. Mica male, anche se non va dimenticato che attraverso la saliva si possono pure trasmettere batteri e virus che non fanno particolarmente bene all’organismo, ma vale pena per una volta soffermarsi soltanto sugli aspetti positivi.
Inoltre, diversi studi di settore hanno dimostrato che baci, abbracci e coccole (anche con gli animali domestici) possono aiutare ad alleviare lo stress e a tenere bassa la pressione sanguigna. I baci possono essere efficaci anche per calmarci e ridurre l’ansia perché diminuiscono il cortisolo (l’ormone dello stress) e aumentano allo stesso modo i livelli di serotonina (l’ormone del buonumore). Ma non è tutto. È stato infatti dimostrato che il bacio innesca anche il rilascio di importanti sostanze chimiche nel cervello, influenzando i neurotrasmettitori e gli ormoni come l’ossitocina, la dopamina e la serotonina, che svolgono anche un ruolo significativo nelle nostre relazioni. L’ossitocina, ad esempio, è collegata a sentimenti di vicinanza, intimità e sicurezza, oltre che a una sensazione di benessere complessivo del corpo. Con un bacio si impiegano infine ben 112 muscoli posturali e 34 muscoli facciali, per non parlare dell’effetto benefico che porta al nostro corpo e al nostro assetto psico-fisico: rilassa quanto una seduta di yoga.
I Romani usavano il bacio sulla bocca come saluto tra membri dei ceti sociali più alti, finché Tiberio non lo vietò, poiché convinto che trasmettesse più facilmente le malattie (non aveva tutti i torti: in un bacio possono annidarsi fino a 278 batteri). Ma a chi importa dei batteri quando Marcello Mastroianni e Anita Ekberg si baciano nella Fontana di Trevi? Quanti di noi, alla parola bacio non associano immediatamente una persona, una situazione o una sensazione? Il primo, l’ultimo, il peggiore, quello che non avremmo voluto ricevere o quello che ancora stiamo aspettando. I baci letteralmente coinvolgono anima e corpo. E fanno bene. Non lesiniamoli. Mai.
Buona domenica.
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