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Appello a Mattarella: l’ambiente innanzitutto

di | 2022-10-09T10:23:27+02:00 9-10-2022 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

PALERMO – Il 28 settembre scorso, alcuni scienziati italiani si sono recati al Quirinale per consegnare nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un documento con le proposte della comunità scientifica per la lotta al cambiamento climatico. In rappresentanza della Società italiana per le Scienze del Clima e di altre autorevoli istituzioni scientifiche, tra gli scienziati consegnatari dell’appello c’era il professore Giorgio Parisi, premio Nobel 2021 per la Fisica, tra i primi a dare il proprio sostegno all’iniziativa. Le proposte degli studiosi, che riguardano i comportamenti di singoli, imprese e istituzioni, sono accompagnate da oltre 220.000 firme di appoggio di cittadini italiani che, insieme agli scienziati, chiedono che l’emergenza climatica sia posta al centro dell’agenda politica del nuovo governo.

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Le indicazioni degli scienziati sono molto concrete: vanno dalla scelta e dalla modalità di uso più opportuna degli elettrodomestici, alla mobilità, alla spesa sostenibile, all’efficientamento energetico. Tali proposte possono essere visionate sul sito: Scegliamo il futuro.org, dove si legge: “La crisi climatica in Italia rischia di minare dalle fondamenta qualsiasi idea di sviluppo futuro del nostro Paese. La situazione è stata chiaramente descritta nella lettera alla politica italiana elaborata all’interno della Società Italiana per le Scienze del Clima, in cui si è chiesto di individuare questo tema come prioritario nei programmi elettorali. La situazione è drammatica, ma non si agisce a sufficienza, spesso presi da altre priorità emergenziali nelle nostre vite personali e nelle nostre società: la precarietà, la pandemia, la guerra, la scarsità di gas”.

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E ancora: “Talvolta c’è anche il timore che agire per la crisi climatica e ambientale distolga risorse da altri progetti fondamentali, personali e politici (al punto da cercare talora sollievo ospitando, in noi stessi e nel discorso pubblico, tesi che negano la crisi climatica, tutte purtroppo infondate). Agire fondandosi sul dato scientifico diventa allora cruciale: si possono evitare azioni costose, ma che non sono particolarmente efficaci, concentrandosi su quelle necessarie; soprattutto, si può evitare l’aggravarsi della crisi climatica, che, con il moltiplicarsi delle emergenze, ci costringerebbe sempre più a destinare le nostre risorse, private e pubbliche, alla mera gestione emergenziale della crisi”.

Ecco cosa ha dichiarato al TG scientifico Leonardo il professore Antonello Pasini, fisico del clima nel Consiglio Nazionale delle Ricerche e coordinatore dell’iniziativa: “Abbiamo proposto la costituzione di un Consiglio scientifico per clima e ambiente perché vogliamo che la migliore Scienza italiana sia al servizio del Governo, del Parlamento e – perché no – dei singoli cittadini”. E ha aggiunto: “Purtroppo alcuni fenomeni climatici che vediamo adesso, li avremo nei prossimi decenni. Quello che dobbiamo fare è evitare di andare a scenari climatici peggiori. Se continueremo con l’idea del ‘business as usual’ (cioè del continuare a fare affari come al solito, come se niente fosse) andremo incontro, ad esempio proprio in pianura padana, a scenari di siccità da cui molto difficilmente potremo difenderci”.

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“Questa iniziativa –  ha dichiarato il Presidente Mattarella – ha il merito di aver messo insieme due avanguardie del nostro Paese: i giovani e gli scienziati, entrambe fondamentali, perché sanno vedere il futuro. Sappiamo che il clima è il nostro problema principale, e questa consapevolezza è ormai diffusa nella società, assai più che qualche anno fa. Eppure quello che sta accadendo nel mondo sembra aver fatto accantonare gli impegni presi dalla comunità internazionale con gli Accordi di Parigi o le Conferenze ONU sul clima”.

Il Presidente della Repubblica si è poi impegnato a trasmettere le sollecitazioni di impegno sistemico sul clima al nuovo governo e di seguirne con particolare attenzione l’operato in questo ambito così importante per la vita di tutti.

Maria D’Asaro

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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