Visitare regolarmente musei, gallerie d’arte, teatri e cinema può ridurre drasticamente la probabilità di sviluppare depressione durante la mezza età e la vecchiaia.
È quanto scoperto da un nuovo studio, condotto da un team di ricercatori inglesi. I risultati, pubblicati sulla rivista British Journal of Psychiatry, mostrano un legame tra il coinvolgimento in attività culturali e la possibilità che una persona sopra i 50 anni sviluppi depressione.
Lo studio è il primo a dimostrare che le attività culturali possono aiutare le persone non solo a gestire e riprendersi dalla depressione, ma anche a prevenirla.
Tramite le loro analisi, i ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano frequentato mostre, teatri e cinema di rado avevano un rischio di sviluppare depressione, mentre in coloro che avevano partecipato a tali eventi una volta al mese il rischio si abbassava addirittura.
Ma in che modo le attività culturali andavano a ridurre il rischio di depressione? I ricercatori credono che il potere di tali attività risieda nella combinazione di interazione sociale, creatività, stimolazione mentale e la delicata attività fisica che incoraggiano.
Ormai moltissime persone conoscono i benefici di mangiare sano e fare esercizio fisico sulla loro salute fisica e mentale, mentre c’è poca consapevolezza sul fatto che anche le attività culturali possano avere vantaggi simili.
L’impegno culturale è qualcosa di semplice e gradevole a cui tutti noi possiamo dedicarci per prenderci cura in modo proattivo della nostra salute mentale, soprattutto dopo i 50 anni.
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