VITERBO – Ogni estate, puntuale come un orologio, si ripresenta una delle piaghe più crudeli e inaccettabili della nostra società: l’abbandono degli animali domestici. Questo fenomeno, purtroppo, non sembra voler arrestarsi, e i numeri del 2024 dipingono uno scenario ancora più preoccupante rispetto agli anni precedenti. Ma come è possibile che, in un’epoca di grande sensibilità verso gli animali, ci sia ancora chi si macchia di un atto così crudele? E quali sono le conseguenze legali per chi commette questo reato?
Vero allarme I dati relativi all’abbandono degli animali domestici nel 2024 mostrano un incremento preoccupante. Secondo le stime delle associazioni animaliste, il numero di cani e gatti abbandonati durante l’estate è aumentato dell’8,6% rispetto all’anno precedente (85 mila abbandoni nel 2023). Un dato sconcertante che deve far riflettere su cosa spinge ancora tante persone a compiere un gesto così disumano. “Preoccupa il numero di cani randagi, ossia quelli senza proprietari che li rivendicano, il cui numero stimato nella Penisola nel 2023 è di 358 mila. Le criticità maggiori si riscontrano sempre nel Lazio, Sicilia, Campania, Puglia e Calabria dove se ne stimano 244mila” si legge nella relazione 2024 di Legambiente.
Non solo cani e gatti Durante l’estate vengono abbandonati molti altri animali domestici, un fenomeno spesso trascurato ma altrettanto preoccupante. Tra le vittime di questo crudele comportamento conigli, criceti, cavie, furetti e persino tartarughe e pesci. Anche rettili come iguane e serpenti, animali esotici che richiedono cure particolari, vengono spesso lasciati al loro destino quando i proprietari non sanno come gestirli. L’abbandono di questi animali è altrettanto grave, poiché molti di loro non sono in grado di sopravvivere in natura e possono rappresentare una minaccia per l’ecosistema locale.
Le conseguenze giuridiche dell’abbandono L’estate è un periodo critico, in cui molti proprietari di animali domestici, di fronte alla scelta di andare in vacanza, decidono di liberarsi del loro amico a quattro zampe. Una decisione spesso presa con leggerezza, senza considerare le conseguenze devastanti che questo gesto avrà sull’animale, lasciato solo e spaventato in un ambiente sconosciuto. Ma l’abbandono non è solo un problema etico o morale, è anche un reato. La legge italiana è chiara al riguardo e prevede pene severe per chi abbandona un animale. In Italia, l’abbandono di animali è un reato punibile dalla legge. Il codice penale, all’articolo 727, stabilisce che chiunque abbandona un animale domestico o che abbia acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Inoltre, l’abbandono è considerato una forma di maltrattamento, aggravando ulteriormente la posizione legale di chi lo commette. Purtroppo, nonostante queste sanzioni, molti continuano a sottovalutare la gravità dell’abbandono, forse pensando che la possibilità di essere scoperti sia bassa. Tuttavia, le forze dell’ordine e le associazioni animaliste sono sempre più attive nel monitoraggio e nella prevenzione di questo fenomeno, utilizzando anche telecamere di sorveglianza e segnalazioni dei cittadini.
Perché si abbandona un anmale domestico? L’abbandono degli animali nel periodo estivo è spesso giustificato con una serie di motivazioni che, sebbene possano sembrare comprensibili, non giustificano in alcun modo un atto così crudele. Tra le ragioni più comuni c’è l’idea che portare un animale in vacanza sia troppo complicato o costoso. Alcuni proprietari temono che l’animale possa interferire con la serenità delle vacanze, rendendo difficile rilassarsi o visitare certe località. Tuttavia, questa percezione è ormai superata: oggi, viaggiare con i propri animali è molto più semplice grazie all’aumento delle strutture pet-friendly. In tutta Italia, infatti, esistono numerose opzioni, dagli hotel agli agriturismi, fino ai campeggi, che accolgono a braccia aperte gli animali e offrono servizi dedicati per garantire loro un soggiorno confortevole.
Un altro motivo spesso citato è il peso economico. Alcune persone ritengono che organizzare la custodia dell’animale durante le vacanze, attraverso pensioni o pet sitter, sia troppo oneroso. Tuttavia, anche in questo caso, la crescente disponibilità di strutture adatte a ospitare gli animali domestici durante le vacanze rappresenta una soluzione più che valida. Non solo è possibile trovare soluzioni convenienti, ma molte di queste strutture offrono anche servizi aggiuntivi che possono rendere il soggiorno degli animali molto piacevole.
La mancanza di pianificazione è un’altra causa frequente. Alcuni proprietari si trovano all’ultimo momento senza aver organizzato la cura del proprio animale, e questo porta a scelte drastiche come l’abbandono. Anche in queste situazioni, l’aumento di strutture e servizi dedicati agli animali rappresenta una soluzione che rende superflua l’idea dell’abbandono.
A volte, l’abbandono può derivare da un cambiamento improvviso nelle circostanze personali, come una crisi economica, un trasloco o l’indisponibilità di amici o parenti che di solito si occupano dell’animale. Tuttavia, anche in questi casi, informarsi e cercare soluzioni alternative, come contattare associazioni che offrono assistenza temporanea, può evitare di dover fare scelte così drastiche e dannose.
Infine, ci sono coloro che, per disinformazione o ignoranza, non conoscono le numerose possibilità che oggi esistono per viaggiare con i propri animali o per assicurare loro una buona sistemazione durante le vacanze. Fortunatamente, le opzioni non mancano e con un po’ di ricerca è possibile trovare soluzioni adatte a ogni esigenza.
Portare gli animali in vacanza non è solo possibile, ma è diventato anche semplice e accessibile. Non esiste più alcuna giustificazione valida per l’abbandono: oggi è possibile vivere delle splendide vacanze senza separarsi dal proprio amico a quattro zampe.
Impatto devastante Mettiamoci per un attimo nei panni di un animale abbandonato. Immaginiamo la paura, lo smarrimento e la solitudine che può provare un cane o un gatto lasciato improvvisamente in un luogo sconosciuto. Un animale domestico è abituato a vivere in un ambiente protetto, con un riferimento sicuro nel suo proprietario. L’abbandono lo priva di tutto questo, esponendolo a pericoli enormi come incidenti stradali, fame, sete, malattie e aggressioni da parte di altri animali. Gli animali abbandonati soffrono non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. La separazione dal loro “branco” umano può causare traumi profondi, spesso irreversibili. E se non vengono soccorsi in tempo, molti di loro finiscono per morire di stenti o in incidenti stradali.
Come si combatte il fenomeno? La prima arma contro l’abbandono è la consapevolezza. Adottare un animale è una responsabilità che dura per tutta la vita dell’animale stesso. Chi decide di accogliere un cane o un gatto nella propria famiglia deve essere consapevole degli impegni che questo comporta, anche durante le vacanze estive. Fortunatamente, esistono molte soluzioni per evitare l’abbandono: pensioni per animali, pet sitter, o anche la possibilità di portare l’animale in vacanza con sé, grazie all’aumento delle strutture pet-friendly in tutta Italia. Inoltre, è fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Le campagne di sensibilizzazione, organizzate dalle associazioni animaliste e dai media, sono uno strumento potente per educare le persone e ridurre il numero di abbandoni.
Una società migliore per gli amici a quattro zampe L’abbandono degli animali è un atto di crudeltà che non trova giustificazione. Nel 2024, di fronte a un aumento allarmante di questo fenomeno, è più che mai necessario unire le forze per combatterlo. Ogni animale ha il diritto di vivere in sicurezza e amore, e come società, abbiamo il dovere di proteggere questi esseri innocenti da ogni forma di abuso e abbandono. La legge è dalla parte degli animali, ma serve anche una maggiore responsabilità da parte di tutti noi. Prima di prendere la decisione di adottare un animale, riflettiamo sulle nostre capacità e sulle nostre possibilità, e ricordiamo che un animale non è un oggetto di cui ci si può sbarazzare quando diventa scomodo. Il resto, sono tutte scuse.
Siamo noi a fare la differenza: non abbandoniamoli, ma amiamoli e proteggiamoli. Sempre.
Alessia Latini
Lascia un commento