La gita scolastica, specialmente quella dell’ultimo anno delle superiori, resta indimenticabile per molti di noi. Era il momento, forse il primo in assoluto, in cui davvero si godeva di una libertà non condizionata, si stava fuori per diversi giorni, ci si poteva gestire in autonomia e anche i professori spesso chiudevano un occhio su qualche stravaganza un po’ eccessiva. Era il momento in cui veniva sancito che qualche mese dopo con gli esami di maturità, avremmo definitivamente lasciato il nostro istituto per immergersi negli studi universitari o nel lavoro. Insomma, si lasciava la gioventù senza pensieri e si entrava ufficialmente nel mondo degli adulti.
Ma come si fa in tempi di pandemia? Già dall’anno scorso, sono stati vietati tutti i viaggi, sia di piacere che di istruzione: proibizione confermata anche nel 2021. E allora? Niente paura, i tour e le gite diventano virtuali, attraverso il progetto CodyTrip, ideato da Digit (spin-off dell’Università degli Studi di Urbino), in collaborazione con GiuntiScuola e Alpitour che sono anche i promotori della campagna “La Terra è il mio tesoro, la esploro e la proteggo”. Partecipare all’iniziativa è molto semplice: un’insegnante registra gratuitamente la propria classe su EventBrite e, il giorno fissato, tutti i partecipanti si collegano attraverso ActiveViewer. L’idea è semplice e funzionale tanto che, come spesso accade, il successo è stato immediato e di notevoli proporzioni. Per il CodyTrip riservato alla Puglia si sono registrati 173mila partecipanti.
Il tour virtuale è durato quasi 2 giorni (dalle 9 del 13 maggio alle 16 del giorno successivo), era riservato agli alunni di scuole elementari e medie ed ha coinvolto anche i genitori e le famiglie. Il “viaggio” ha permesso di ammirare i delfini nel golfo di Taranto e di visitare le bellezza antiche della capitale della Magna Grecia; inoltre una telecamera ha condotto i partecipanti all’interno di un trullo della Valle d’Itria, ma anche di entrare nel centro per il recupero e la cura delle tartarughe marine. Non solo, un po’ di esercizio fisico non guasta e allora tutti a scuola di pizzica, non senza una lezione di coding e un percorso naturalistico tra le dune di una spiaggia. Complessivamente sono state coinvolte 2.050 classi (per un totale di 44.900 studenti). Lo scorso anno, in piena pandemia, gli studenti-turisti virtuali avevano visitato Urbino.
L’iniziativa era nata con finalità educative (soprattutto per far avvicinare gli studenti all’informatica), ma le crescenti adesioni e gli entusiastici commenti dei partecipanti hanno indotto gli organizzatori ad ampliare l’offerta e ad allungare i tempi del tour. A CodyTrip è anche collegato un concorso con un vincitore che è stato deciso dagli stessi partecipanti: per il “viaggio” in Puglia, ha vinto la IV C dell’Istituto Comprensivo Antonelli Casalegno di Torino (ben 282 gli elaborati preparati dai giovanissimi studenti). “CodyTrip non sostituisce un’esperienza di viaggio, ma la anticipa, offrendo la possibilità di conoscere e apprezzare da remoto luoghi e territori da visitare poi di persona”, sottolinea Alessandro Bogliolo, professore di informatica all’Università di Urbino.
Il prossimo CodyTrip si svolgerà il 27-28 maggio e avrà per tema Napoli con visita, tra l’altro, al Museo Archeologico e alla Cappella san Severo, che custodisce il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. E ci sarà pure la possibilità di ballare sulla terrazza di Castel dell’Ovo. C’è ancora modo di partecipare perché le iscrizioni (gratuite) sono aperte fino al giorno stesso del tour.
Buona domenica e buon viaggio (virtuale).
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