VITERBO – Quella del 2020 sarà senza dubbio un’estate diversa che non assomiglierà a quelle che l’hanno preceduta, sarà un’estate senza grandi eventi, con un cartellone fortemente ridotto rispetto al passato ed una movida da monitorare per evitare eccessi e violazioni delle norme anti-contagio. Per la prima volta dopo decenni dalla loro nascita, molti eventi importanti non vedranno la luce e molte manifestazioni, che erano diventate appuntamenti fissi, non potranno essere organizzate. Questa non sarà l’estate delle manifestazioni, dei concerti, delle iniziative culturali e delle serate danzanti che, all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, animavano le serate in fresche e suggestive location quali parchi, ville e piazze. Sarà un’estate senza feste patronali e sagre considerate da qualcuno un groviglio di abbuffate mangerecce mentre, al contrario, rappresentano, soprattutto nei borghi più piccoli, momenti importanti di aggregazione e del sentirsi parte della comunità, un punto d’incontro per raccontare le proprie storie e ascoltare chi ti sta seduto accanto che conosci sommariamente perché troppo frettolosamente saluti il mattino sul pianerottolo di casa, prima di andare al lavoro.
Rinviato. Annullato. Sospeso… Sono migliaia le cancellazioni e le disdette di piccoli e di grandi eventi il cui valore e la cui importanza riguarda interi territori con ricadute economiche importanti sull’industria del turismo, dei trasporti, della ristorazione e del commercio in generale. Il Palio è una tradizione antica come Siena e la sua storia si intreccia da sempre con quella della città. Le sue origini non hanno una data certa quello che si sa è che all’inizio veniva organizzato solo il Palio di Provenzano (2 luglio), e la Contrada vincitrice poteva organizzare il Palio del 16 agosto (dell’Assunta) a sua discrezione per cui poteva capitare che venisse corso solo il Palio di luglio. E’ una competizione di chiaro stampo medievale che attira migliaia di turisti da tutto il mondo, l’unicità e la spettacolarità rendono questo evento la manifestazione storica più importante d’Italia. Il Palio viene corso ininterrottamente da più di 100 anni ed è una vera e propria festa popolare, sentita come non mai dai partecipanti e dal pubblico che la segue.
Nella storia della città di Siena, il palio è stato annullato solo in casi eccezionali, durante guerre, epidemie o morti eccellenti. Quest’anno anche il plurisecolare Palio di Siena, la festa di un popolo, ha dovuto cedere il passo ed i due Palii, che erano stati inizialmente rinviati al 22 agosto e al 26 settembre, non saranno corsi a causa del persistere delle limitazioni previste dall’emergenza Covid-19 in merito al distanziamento sociale. La comunità senese non potrà vivere le emozioni della “festa di popolo” per cui niente vessilli appesi, niente Feste Titolari in omaggio ai santi patroni delle Contrade, niente cene, niente tamburini e sbandieratori. Meglio restare a casa piuttosto che uscire nel “deserto”.
Adele Paglialunga
Lascia un commento