ROMA – I temi costanti delle irripetibili performances del puparo per eccellenza Mimmo Cuticchio, figlio del grande Gaetano, la cui casa d’arte è a Palermo nella natìa Sicilia, sono stati sempre attinti dal vasto ciclo carolingio. Basti pensare allo spettacolo inscenato a Roma nel 2017 da Cuticchio nel Teatro Palladium, il capolavoro “Duelli tra musiche e parole sul paladino Orlando”, sulla terribile rotta di Roncisvalle del 778 contro i Saraceni, in cui Orlando, il più possente e valoroso dei paladini di Carlo Magno, perse la vita.
Ma la Befana questa volta ha avuto un regalo per tutti gli appassionati. Nel giorno dell’Epifania, grazie a Musica per Roma si è aperta la Sala Petrassi, per dar luogo allo spettacolo ordito da Mimmo Cuticchio, grande oprante e custode della tradizione siciliana dei Pupi. Ma non ha cantato i grandi del ciclo carolingio, perchè nel 700° della morte di Dante Alighieri, ha voluto rendere onore al poeta sommo con “Sulle vie dell’Inferno”, estratto dalla prima cantica della Divina Commedia.
Si è potuto constatare che anche il mondo dei Pupi va aprendosi alle innovazioni tecnologiche, ed è stata affidata a Daniele Citrì la cura delle luci, delle riprese di interni, in particolare degli esterni organizzati da Chiara Andrich e Andrea Mura: e nella resa-video i fili mossi dai manianti non si sono proprio visti, quasi i Pupi si muovessero da soli. Ha letto i brani danteschi l’attore Alfonso Veneroso, mentre la raffinata musica era del bravissimo Giacomo, figlio di Mimmo ed è stata eseguita dal vivo.
Quest’ultimo poi ha ambientato gli episodi di Farinata, del conte Ugolino, di Paolo e Francesca negli angoli più amati della Sicilia: la Passeggiata di Goethe sul Monte Pellegrino a Palermo, la Torre di Messina, le libere terme di Segesta in quel di Trapani, la Rocca di Cerere ad Enna, la miniera di Sommatino a Caltanissetta, mentre altri episodi della Cantica sono stati riservati al boccascena del piccolo Teatro dei Pupi di Mimmo Cuticchio a Palermo. Veramente da non perdere
Paola Pariset
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