MONTEROTONDO (Roma) – Gli studenti del Liceo Peano di Monterotondo hanno parlato d’amore al Teatro della Chiesa di Gesù Operaio. Lo hanno fatto grazie allo spettacolo di Gloria Zarletti “Amor & Psycho”, interpretato dall’autrice e da Maria Pia Tanturli, Alessandro Camilli e Marco Tè. Troppo spesso l’amore è retoricamente (e pateticamente) trattato come il sentimento del cuore (e al cuor non si comanda…), ma è vero il sentimento che lega Teseo e Arianna, condannata ad essere moglie e figlia, in ogni caso vittima sacrificale? O quello di Giasone e Medea, che si vendica dello sleale e calcolatore marito offrendogli in pasto i figli? E quello struggente che porta alla morte Francesca nel V canto dell’Inferno di Dante?
Gloria Zarletti, attraversando il mito, la letteratura e la cronaca recente (terribile la vicenda di Marco Vannini), spiega con limpida chiarezza che l’amore, perché sia concreto, deve, piuttosto, risiedere nella testa. Amarsi è conoscere; soprattutto è conoscere sé stessi. Il testo ben rappresenta “l’anello che non tiene”, mostra quel fatale momento in cui il respiro vitale di Psyche diventa accecamento e l’amore prende strade tortuose in cui la ragione non governa i sensi. Troppo spesso le relazioni sono una proiezione di ciò che desideriamo, di un’immagine che è vera solo nella nostra testa, di un’idea che abbiamo costruito, decorato e coccolato ma nella realtà non esiste. Allora l’amore prende “la tangente” e Psyche diventa Psycho, cioè possesso, distruzione, manipolazione, prevaricazione.
In alcuni casi diventa morte, e di questi tempi non possiamo dire che sia una rarità. Lo spettacolo ha visto l’alternarsi, sul palco, di riflessioni e storie raccontate con coinvolgente e ammaliante pathos; Alessandro Camilli, interpretando canzoni che rinforzano e impreziosiscono il testo, ha offerto un valore aggiunto alle parole con la sua presenza carismatica e una performance accattivante. Difficile non commuoversi sentendo “La cura” di Battiato, “Spaccacuore” di Bersani, “La fata” di Bennato.
Gli studenti (tanti) hanno assistito alla rappresentazione mostrando grande partecipazione; certamente hanno compreso che parlare d’amore non è facile ma è necessario farlo per evitare che questo si limiti ad essere una farneticante introiezione del nostro ego. “Ah, è un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né sé stesso, ma soltanto te! E se tu hai voglia di sottrarti a un simile sopruso, a una simile persecuzione, essa ti chiama Giuda! Precisamente, tu saresti un traditore, perché ti va di girare per le vie, alla conquista dell’universo, mentre che lei vorrebbe tenerti sempre con sé, nella sua dimora d’una camera e cucina!” (Elsa Morante, L’isola di Arturo).
Valentina Ciliberti
Nell’immagine di copertina, i protagonisti dello spettacolo ‘’Amor & Psycho’’
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