E’ la notte tra il 20 e 21 settembre, la mezzanotte è passata da poco quando l’attore Claudio Amendola, al termine di una lunga diretta televisiva condotta da Simona Ventura, incorona Alice Sabatini Miss Italia 2015. A Jesolo, in quella magica serata, la bella diciannovenne di Montalto di Castro si aggiudica altri quattro titoli tra cui il prestigioso Miss Cinema divenendo così la reginetta dei record, la più premiata nella storia del concorso giunto quell’anno alla 76. edizione. Incontrando Alice la cosa che immediatamente colpisce, oltre l’indiscutibile bellezza, è la sua semplicità di ragazza normale e la sua spontanea eleganza nei gesti e nel portamento. Discorrendo piacevolmente con lei, in una domenica fredda e piovosa, Alice racconta le sue emozioni, i suoi progetti ed il suo impegno con #indifesa.org a sostegno delle giovani donne e dei bambini vittime di violenze.
Chi era Alice Sabatini prima del titolo di Miss Italia e come la sua famiglia ha accettato l’idea della sua partecipazione alla competizione?
“Sono sempre stata una ragazza come tutte le altre, con tanti amici, con i divertimenti e la spensieratezza della mia età. Nell’estate 2015, conseguita la maturità in Biotecnologia sanitaria e appena rientrata da una divertente vacanza trascorsa con delle carissime amiche, avevo idea di iscrivermi alla facoltà di Chimica e tecnologie farmaceutiche all’università di Siena e di giocare a basket. Per me prima di Miss Italia venivano la scuola e lo sport. Con la mia famiglia ho sempre condiviso le scelte, ed in questo caso mi hanno addirittura spronata a partecipare: è stata mia madre infatti che mi ha convinto ad iscrivermi alla competizione”.
Cosa ricorda della giornata della finale e le emozioni della vittoria.
“Sembrava di vivere un film. Inizialmente ero molto tranquilla, stavo vivendo tutta la gara come un gioco. Quando siamo rimaste in tre quasi non ci credevo e speravo che tutto finisse presto in un modo o nell’altro perché ero davvero stremata. In quei momenti mi sentivo già soddisfatta perché avevo vinto l’importante titolo di Miss Cinema e pensavo che fosse impossibile vincere anche Miss Italia. Invece ho sentito pronunciare il mio numero, il mio nome e nel momento dell’incoronazione non ho capito più nulla. Mi ha molto emozionato l’abbraccio delle altre ragazze con alcune delle quali sono ancora amica per cui è stato un abbraccio vero e sincero. La notte della vittoria non ho chiuso occhio ed il giorno dopo tra foto, interviste, prove di abiti, non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare serenamente di aver vinto il titolo più importante” .
Nei suoi ricordi e nelle sue parole fa sempre riferimento all’amicizia quanto è importante per lei questo sentimento.
“L’amicizia per me è importantissima. Mi ritengo molto fortunata perché, cosa molto carina, i miei amici più stretti sono figli degli amici dei miei genitori per cui siamo veramente cresciuti insieme. Siamo quasi tutti del ’96 ed abbiamo fatto l’asilo, le elementari, le medie sempre insieme. La nostra amicizia è fortissima. Io ora vivo a Roma ed anche se sono lontana, con i miei amici ci sentiamo tutti i giorni. Non amo stare da sola e quindi ho sempre bisogno del contatto degli amici, della mia famiglia e loro sono sempre presenti. Non mi è mai mancato il loro sostegno, mi fanno sentire protetta”.
Come è cambiata la sua vita da quel titolo.
“E’ cambiata radicalmente. Vincere Miss Italia ha stravolto tutti i miei progetti universitari e di lavoro che avevo. Sono stata anche lontana dal basket per due anni e questo mi è mancato. Da una vita normale sono passata ad un turbinio di cose, nuovi lavori, nuovi interessi, nuove conoscenze, tanti viaggi in giro per il mondo che mi hanno portata lontana da casa e dagli affetti”.
I progetti futuri?
“Vorrei fare l’attrice, per questo due anni fa mi sono iscritta all’accademia, ho iniziato a studiare recitazione e continuerò a farlo perché ho capito che mi piace fare cinema anche se sono consapevole che sarà un percorso difficile e faticoso. Recentemente ho girato un cortometraggio con la regia di Sebastiano Rizzo dal titolo “Il tesoro della principessa”, realizzato interamente all’interno del Parco naturalistico archeologico di Vulci, che debutterà al “Giffoni film fest”. Nel cast ci sono attori straordinari come Fabio Fulco, Massimo Bonetti ed una bambina bravissima di 10 anni che ha già un curriculum notevole. Io ho visto l’anteprima e mi sono commossa. Parallelamente sto seguendo anche un altro percorso e per questo mi sono iscritta all’università di design e discipline della moda ed ho depositato un marchio, magari in futuro potrò dedicarmi a disegnare una linea d’abbigliamento femminile”.
Cosa consiglia alle giovani ragazze che intendono lanciarsi in un mondo così difficile come quello dello spettacolo
“Di inseguire sempre i propri sogni come sto cercando di fare io che non ho ancora del tutto realizzato i miei. E’ un mondo difficilissimo e concorrenziale al massimo ma lavorando sodo e studiando molto, senza abbattersi, senza scendere a compromessi, con determinazione e senza mollare mai, ci si può riuscire”.
Alcune donne del mondo dello spettacolo hanno iniziato a denunciare abusi sessuali, violenze e molestie, subite in un ambiente che sembrava un’isola felice. Qual è il suo pensiero in proposito?
“Ho molto rispetto per le donne che hanno subito queste violenze. Le prime denunce vengono da donne dello spettacolo e mi sento vicina ad ognuna di loro. Dopo queste prime rivelazioni anche altre donne hanno preso coraggio e sono uscite allo scoperto, denunciando gli abusi subiti che spesso venivano taciuti per timore di ulteriori violenze o ritorsioni. Penso inoltre anche a tutte quelle donne che in qualsiasi altro posto di lavoro o nelle proprie case subiscono ancora tali violenze giorno dopo giorno nell’indifferenza del mondo”.
Ha mai partecipato o promosso iniziative in difesa della donna
“Si, sostengo l’associazione www.indifesa.org per tutte le donne che subiscono violenze e soprattutto per le spose bambine. Ho fatto un post proprio in questi giorni per sostenere l’associazione, per aiutare queste bambine che mi stanno davvero a cuore perché non hanno nessuna difesa, nessuna protezione. Bambine di 8/10 anni che vengono date in sposa a uomini adulti e subiscono cose atroci, violenze inimmaginabili. A volte muoiono per le violenze o per le mutilazioni genitali senza che nessuno possa fare nulla per loro. Nel mondo la violenza uccide più ragazze della malaria”.
Siamo partiti dalla sua adolescenza passando poi al suo successo, ai suoi progetti e al suo impegno a favore delle donne, ora per concludere chi è oggi Alice Sabatini.
“Alice è la stessa di sempre. Non mi sono mai montata la testa, sono una ragazza felice a cui piace fare le cose che fanno i miei coetanei di 21 anni. Certo ho avuto un percorso differente, magari più fortunato rispetto ad altri ma sto studiando e lavorando duramente per percorrere la mia strada e per costruire il mio futuro. Ho avuto la fortuna di avere la mia famiglia sempre accanto che mi ha trasmesso i valori fondamentali della vita nei quali credo e che sicuramente trasmetterò ai miei figli ma non dimentico mai che ci sono persone meno fortunate che meritano tutto il nostro aiuto ed il nostro sostegno”.
Bravo e complimenti vai avanti cosi.
Bella intervista complimenti!
Bello l’incipit. Bello l’articolo.
È il secondo che leggo di Paolo Paglialunga.
A mio modesto parere una scrittura chiara, diretta, senza inutili complementi.
Ad Alice Sabatini un grande In bocca al lupo per un’affermazione nel mondo del cinema.
A Paolo, do appuntamento al prossimo articolo!
Grazie e Ad maiora.
Federico Mingarelli
Complimenti per il tuo articolo Paolo.
Studia recitazione e design. Non si culla sul titolo vinto .Brava Alice.