di Lea Convilli Classe 2^ C. –  Buongiorno a tutti Cari lettori, in quest’anno funestato dalla pandemia e da tutte le disposizioni sanitarie correlate emanate dal Governo Nazionale e Regionale per contenere il diffondersi della Sars Covid-2 per salvaguardare la salute di tutti noi, comprese le persone di una certa età, che sono esposte maggiormente agli effetti estremamente pericolosi per loro, dedico questo mio articolo ad una mia parente stretta alla quale voglio molto bene che si chiama Gina. Proprio per questo considero Zia Gina come la mia regina e quella della famiglia perché è la più grande in senso di età. Quest’anno ha compiuto 99 anni che è un bel traguardo! A gurdarla bene li porta benissimo! Infatti, sembra che ne abbia 70. Il suo nome al completo è Gina Marchi. Devo dire che lei è dolce come un bignè e fresca come una rosa! Una sua abitudine ormai consolidata da anni è quella che beve un bicchiere di vino rosso a pranzo e uno a cena: questo è un particolare molto divertente perché dice che le dà un po’ di buon umore. Ad un’altra mia zia di nome Adriana un giorno ha raccontato che l’amore è uno solo: quello con A maiuscola, quell’amore che è indescrivibile e che poi si prova per sempre per il mondo, per il proprio marito, per la propria famiglia, per la Vita. Zia Gina ha un cane, che definirlo soltanto un animale non si può; si chiama Rubino è un chiwawa molto carino, ma spietato: non si fa tagliare le unghie, non vuole mettersi il guinzaglio né museruola, non si fa curare né vaccinare. Io le voglio un bene infinito, infatti, quando c’è stato il suo compleanno, il 16 agosto personalmente le ho dedicato una poesia che raccontava il mio amore per lei, a quelle parole Zia Gina si è messa a piangere, come tutti gli altri. Devo confessare che mi ha quasi ucciso dalle risate quando le ho detto che è la mia regina perché mi ha risposto così: “regina,… REGINA! Beh, il re è andato in ferie ed è rimasta GINA!!”.