Di Alessia Salvemini – Classe II sez. L
La giornata della memoria è già passata, ma non dobbiamo mai dimenticare ciò che è accaduto.
La mia classe, la 2L, guidata dalla professoressa Maria De Palma, ha affrontato quest’argomento in modo approfondito e con diverse metodologie.
Abbiamo da poco adottato un metodo di riflessione molto creativo. Stiamo da un po’ di tempo utilizzando un taccuino dove mettere su carta tutti i nostri pensieri, spesso innescati da alcuni input della nostra prof. Ovviamente tra le nostre pagine di taccuino, non potevano di certo mancare riflessioni sulla giornata della memoria e sul nazismo.
Dopo aver trattato l’argomento con riflessioni sia scritte che discutendo e scambiando opinioni tra di noi, per approfondirlo, abbiamo preso in considerazione una figura che ha vissuto in prima persona questo straziante fenomeno: Liliana Segre.
Liliana Segre è una dei pochi sopravvissuti nei campi di concentramento, è stata deportata all’età di tredici anni, ma una volta uscita, non ha avuto il coraggio di parlarne con gli altri.
Per fortuna, all’età di quarantacinque anni, ha deciso di condividere la sua storia affinché non si ripeta più.
Abbiamo visto un video, dove quest’ultima parlava della sua esperienza, di quello che aveva vissuto e delle sensazioni che aveva provato durante il viaggio e la sua permanenza. E’ stato, secondo me, un video molto toccante, anche se con le parole non è possibile esprimere e far percepire agli altri ciò che è stato veramente.
Ci sono diverse frasi che mi sono rimase impresse.
“non ero più la sua bambina”, questa è stata per me una delle frasi più forti che ha detto. Con questa semplice frase, che al giorno d’oggi non avrebbe forse alcun significato, a me ha fatto capire la forza con cui venivano separati i membri di una famiglia, mi ha fatto capire che nessuno aveva pietà neanche di una povera e sola bambina di tredici anni.
Queste sono le metodologie che sono state utilizzate per le riflessioni su questo importante argomento.
Anch’io, sinceramente, ora guarderò con occhi diversi questa storia.
Infine, la nostra professoressa, ci ha detto che ci sono “Corsi e Ricorsi storici”, cioè che tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti nella storia, si potrebbero ripetere a distanza di tempo, perciò dobbiamo impegnarci nel fare in modo che tutto ciò non si ripeta.