di Angelica Merola, Giada Pranzo e Simone Santino –
Il film “Wonder” di Stephen Chbosky diventa una lezione nella giornata dedicata alla Gentilezza.
Nel cast Julia Roberts, Jacob Tremblay, Owen Wilson, Mandy Patinkin. 113 minuti di grande attenzione nell’ Aula Magna della nostra scuola. Auggie Pullman, il protagonista del film “Wonder” è un ragazzino nato con una deformazione facciale, la sindrome di Treache-Colins. Per migliorare la fisionomia del viso ha dovuto subire decine di interventi chirurgici che nonostante gli sforzi non l’hanno reso un viso che passa inosservato. Auggie ha undici anni e sogna di diventare un astronauta e andare nello spazio perché è convinto che lassù, a migliaia di chilometri dalla terra, nessuno potrà giudicare il suo aspetto. Anche se c’è un casco che lo protegge, tuttavia, arriva per lui il momento in cui è necessario confrontarsi con il resto del mondo. Auggie deve frequentare per la prima volta un anno scolastico. Dai cinque ai dieci anni anni ha studiato con la madre, Isabel. L’ingresso nella nuova scuola è traumatico per Auggie. Lui si sente sempre osservato e viene preso di mira dagli altri compagni e il suo unico desiderio è scomparire. Per fortuna, nel corso del suo cammino incontra due amici, Jack e Summer. Loro comprendono il suo stato d’ animo e lo apprezzano. L’amicizia è uno degli aspetti più importanti del film perché Jack e Summer non si fermano all’aspetto fisico, ma apprezzano il modo di essere di Auggie.
La famiglia ha un ruolo fondamentale. I genitori di Auggie lo coccolano e lo supportano sempre. Nonostante tutto ciò che ha subito, Auggie è sicuro e fiero di sé stesso, gli sguardi degli altri non lo spaventano più. “Auggie non può cambiare il suo aspetto. Forse noi possiamo cambiare il nostro sguard” dice il preside. Al giorno d’oggi infatti l’aspetto fisico è sempre più importante in una persona. Molti giudicano senza conoscere a fondo e senza soffermarsi sul carattere. Auggie viene premiato come migliore studente dell’anno, lui dice “tutti si meritano una standing ovation almeno una volta nella vita”. Il film fa riflettere molto sulla paura del giudizio degli altri e su come ci sentiamo quando siamo a scuola, in gruppo. Fa capire anche che soffocare i sentimenti può far male. La forza di una persona deve essere emotiva e mai fisica. E’ un film che invita i ragazzi, ma forse anche gli adulti, a vivere meglio.