A poco più di 15 km da Cracovia, nel territorio della vicina cittadina di Wieliczka, è possibile visitare le sorprendenti Miniere di Sale, in cui la meraviglia della natura e il lavoro dell’uomo hanno contribuito insieme alla realizzazione di un’opera di straordinario valore storico, artistico e naturalistico.
I giacimenti di salgemma risalgono al periodo neolitico e dalla documentazione storica disponibile risulta che il sale ricavato dalle miniere fosse utilizzato già nel XII secolo. Le miniere di sale di Wieliczka sono state per secoli una grande ricchezza economica per tutta la Polonia, e sono state visitate negli anni da illustri personaggi della storia, della scienza e della letteratura come Copernico, Goethe e lo stesso Karol Wojtyła (poi diventato Papa). In esse si trovano addirittura statue in sale che possono essere ammirate nei vari ambienti della Miniera.
La miniera di sale di Wieliczka è stata iscritta nella lista UNESCO nel 1978.Nel Medioevo questo luogo veniva chiamato Magnum Sal (“Il Grande Sale”). Un tempo questo minerale nascosto nel sottosuolo aveva un valore inestimabile ed era grazie al commercio del sale che numerose famiglie di commercianti e nobili polacchi avevano acquisito la loro ricchezza. A partire dal XIII secolo la miniera venne sistematicamente ingrandita: nuove grotte, sculture, laghetti, cappelle. Fino alla prima spartizione della Polonia (1772), la miniera di Wieliczka insieme alla vicina miniera di Bochnia, costituiva la più grande impresa industriale della Polonia: le “Saline di Cracovia”.
La miniera si estende su nove livelli, dei quali il più profondo si trova a 327 m sotto il suolo della terra. La rete delle gallerie è attualmente lunga più o meno 300 km. Le 3000 grotte raggiungono anche i 327 m di profondità. Sotto terra si trovano chiese e cappelle, delle quali la più spettacolare è sicuramente quella dedicata a Santa Cunegonda di Polonia; la cappella può ospitare fino a 500 persone e tutti gli elementi dell’arredo interno sono realizzati in sale.
Di grande valore è anche la collezione di strumenti minerari, carrelli, macchinari, utensili e meccanismi di trasmissione a trazione animale, raccolti nel Museo delle Saline Cracoviane. Ad una profondità di 135 m, nella grotta del lago Wessel, si trova anche un Centro di Cura e Riabilitazione, destinato a persone con problemi di allergia e di malattie delle vie respiratorie.
Secondo la leggenda, la miniera di sale di Wieliczka fu scoperta grazie a Kinga, regina di Polonia del XIII secolo, la quale aveva ordinato ai minatori di scavare per ritrovare l’anello che aveva gettato nella miniera di sale di Malamarosz, in Ungheria. Quando i minatori iniziarono a scavare un pozzo nel luogo indicato da Kinga, ritrovarono incastonato in un cristallo di sale l’anello della regina, scoprendo così i giacimenti di sale di Wieliczka.
La visita delle Miniere inizia con una discesa “infernale” lungo i 380 gradini di una scala in legno interminabile. La visita poi si spinge attraverso corridoi che conducono in un inquietante mondo sotterraneo fatto di pozzi, camere scolpite in sale, laghi sotterranei, grandiose costruzioni, sculture e bassorilievi scolpiti nel sale, persino una Cattedrale.
Scendendo sempre più giù si visitano numerose stanze e diverse attrezzature minerarie, alcune ancora funzionanti, con simulazioni di scene raffiguranti le attività tipiche del luogo.
La parte più incredibile riguarda la visita della spettacolare Cattedrale di Santa Cunegonda, interamente realizzata in sale. La Cattedrale viene utilizzata per la celebrazione dei matrimoni. Nella Cappella è presente anche una Statua di Giovanni Paolo II che, non ancora Papa, ha qui celebrato la Messa. A seguire si ascolta la musica di Chopin che accompagna un meraviglioso spettacolo di luci presentato sulla riva di uno dei laghi salini. La visita delle Miniere è consentita solo con accompagnamento di guida locale. Popolo Umberto 2^ i